Nahual (Part 8)

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Era con un nuovo spirito che i ragazzi entravano in hotel, dopo essere tornati dal parco. Lydia e Scott sembravano raggianti come mai in quella gita, e Stiles e Derek continuavano a tenersi per mano, senza nemmeno provare a separarsi. Sembrava che, se si fossero lasciati, sarebbero scomparsi l’uno dalla vista dell’altro.

«Benissimo, tutto quello che ci serve, o almeno molto, è stato finalmente scoperto. Adesso possiamo finalmente fare un piano generale, e capire come effettivamente combattere il problema fiori, vampiri e altro..direi di andare tutti nella stanza di Kira, era lì che dovevamo incontrarci» decretò Lydia, annuendo verso Scott, entrando in ascensore.

«Oh, si. Certo che noi e l’avventura non sappiamo stare lontani, vero? E’ assurdo, dovunque andiamo ci ritroviamo immersi in qualsiasi tipo di casino…sembra una sottospecie di complotto»
Bofonchiò Scott, annuendo verso l’amica.

«Tu che ne pensi Stiles?» Mc Call si voltò verso l’amico, che sembrava però non degnarlo di uno sguardo. Lui e Derek erano vicini, in un angolino, e semplicemente si sorridevano.

«Oddio. Non credo che loro vogliano seguirci» affermò Lydia, incrociando le braccia.

«Ha ragione...io e Stiles dobbiamo parlare…» decretò Derek, mentre il campanello del 6 piano squillava e Scott e Lydia uscivano dall’ascensore.

«Beh, ok, fate con comodo…» disse Lydia sarcasticamente, lanciando loro un occhiata penetrante.

Le porte dell’ascensore si chiusero, per poi riaprirsi un piano dopo.
Derek e Stiles uscirono, attraversando di fretta il corridoio per poi aprire la porta della stanza 708.

Stiles fu il primo a stendersi sul letto, avvertendo stormi di farfalle nello stomaco appena il proprio corpo iniziò ad sentire il contatto sempre più ravvicinato con quello di Derek, salito lentamente sul letto e posizionatosi accanto a lui.
Erano già stati sdraiati uno di fianco all’altro in passato, solo che l’ultima volta si trovavano nella centrale di polizia, paralizzati e minacciati dal Kanima.

Derek si girò, incastrando la propria gamba tra quelle di Stiles, mentre il busto dell’Alpha si posava protettivo sopra quello dello Stilinski.
I loro respiri scandivano il tempo, i loro sorrisi scaldavano il cuore.
Stiles voltò la testa di poco, incrociando per l’ennesima volta gli occhi con quelli dell’unico ragazzo che in quell’anno gli aveva causato più tormento che altro, ma che ora poteva considerare suo a tutti gli effetti.

«Ehi» sussurrò lo Stilinski, sentendo lo stomaco completamente sottosopra, le farfalle che continuavano a svolazzare imperterrite. Derek era perfetto, non c’erano aggettivi a sufficienza per poterlo descrivere.
Era completamente abbandonato a scrutare ogni minimo dettaglio del volto di Stiles, che si sentì quasi protagonista di una radiografia.

«Ehi» e Stiles avvertì lo stesso. Le iridi verdi dell’altro gli infondevano così tanta speranza, che poteva venderla e ricavarci anche qualcosa. Le dita lunghe del più giovane si tesero per accarezzare tutta la guancia irsuta del ragazzo, per poi protendere il volto e lasciarci un leggero bacio che permise al cuore di battere più forte. 
Derek chiuse gli occhi, assaporando il contatto e protendendo le mani a sua volta, per incastrarle dietro la testa di Stiles, e accarezzargli piano il collo.
«E’ assurdo vero? Cioè.. io e te…siamo sempre destinati a stare insieme. Ora capisco il mio interesse morboso verso di te e la tua situazione, quando avevo a malapena nove anni…»

«La mia situazione?»

«L’incendio Derek. Io avevo saputo tutto…non ti conoscevo bene, ma ti vedevo spesso, quando andavi a prendere Cora. Sai che adesso che ci penso… io ricordo esattamente il giorno dell’incendio? Tu e Laura eravate ad una festa organizzata dalla polizia, e stavamo tutti aspettando il resto della famiglia Hale. Io…io ero lì,con il mio lupo di peluche, che vi guardavo...desiderando di essere attraente come voi….ti ricordi che ti avevo rubato una patatina dalla ciotola e tu ti eri arrabbiato? Però poi Laura si era messa a ridere»

Labyrinth (ITA)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora