Find me (Part 9)

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Lo stadio applaudì senza fermarsi la performance dei Cyclones, nonostante avessero battuto la nazionale messicana.
Il pubblico, comunque, aveva apprezzato l’intensità della partita, e come era stata giocata da entrambe le squadre. Era lo spettacolo che contava, alla fine.

Derek arrivò appena in tempo per ascoltare le congratulazioni da parte dell’organizzatore del torneo, e farsi vedere da Lydia sulle tribune: la ragazza era rauca, con le mani gonfie e rosse, e nonostante tutto continuava ad urlare ed applaudire.

«Ciao…dove sono Cora ed Allison?» chiese Derek avvicinatosi alla rossa.

«Oh, ci sei anche tu? Hai deciso di mostrare il tuo faccino, finalmente. Hai intenzione di fare pace con Stiles?»

«Ho intenzione di chiudermi in camera con lui stasera, a chiave. Devo chiarire una volta per tutte. E non lascerò che mostri, fiori o altro ci disturbino, questa volta»

«Uh, risoluto…» Lydia approvò il piano, annuendo con vigore.

«Ma non hai risposto alla mia domanda. Dove sono Allison e Cora?»

«Ally è alla ricerca delle pietre per sconfiggere Yvita .... mentre tua sorella è andata a rotolarsi nel letto con Aiden…»

Derek si voltò stupito.

«Quindi adesso loro due stanno insieme? Ma come…non mi è mai sembrato di vederli affiatati…»

«A quanto pare è stata una passione esplosa da poco… ma con forza…» sbottò Lydia, ancora infastidita.

«E tu che ne pensi?» chiese Derek con cautela.

Lydia si voltò con curiosità. Non si aspettava una domanda del genere da un tipo riservato come Derek.

«Penso che è meglio scendere giù e festeggiare con la squadra, e penso anche che probabilmente non è stata una mossa così corretta, ma almeno Cora è davvero innamorata di lui…»

Derek annuì, non volendo sapere altro. L’importante era che il suo branco non ne usciva diviso, con Cora e Aiden che si trasformavano in delle sottospecie di Omega.
Il suo branco doveva rimanere unito, sempre. 
Il ragazzo seguì Lydia negli spogliatoi senza aggiungere altro, il cuore che iniziò a battere più forte, dimenticando i vari problemi.
L’effetto Stiles si stava palesando sempre di più, con le mani inumidite e la tensione che cresceva.
Doveva solo rivelargli cosa provava e che ne avrebbero discusso quella sera, in hotel, con le luci spente e la finestra semi aperta: non era così difficile, in fondo.

L’odore proveniente dagli spogliatoi era dei più vari: il sudore si mescolava a toni di yang yang, spruzzato dall’ennesimo deodorante di Kira. Il tutto veniva corredato dal profumo soave della felicità per la vittoria, e quello più speziato dell’adrenalina.
Lydia entrò prima di lui negli spogliatoi, ignorando gli odori e abbracciando Scott con vigore, passando poi in rassegna il resto della squadra.
Derek rimase appena fuori, torcendosi le mani: era un Alpha capobranco e si lasciava spaventare così da un incontro con Stiles?

Ridicolo.

La testa del giovane figlio dello sceriffo fece improvvisamente capolino dalla porta, e il cuore di Derek sobbalzò nel petto.
Il ragazzo più giovane si avvicinò a passo lento, ma consapevole, finchè non si trovarono esattamente di fronte, immergendosi uno nelle iridi dell’altro.
Derek allungò una mano, per poi chiuderla a pugno e ritrarla: voleva toccare Stiles, ma qualcosa, simile alla paura, lo bloccò improvvisamente.
La litigata del giorno prima aleggiò pesante su di loro, proprio mentre Stiles imitò il gesto di Derek. Volevano toccarsi, stringersi forte e probabilmente baciarsi, ma qualcosa li fermava.

«Complimenti, siete in finale..» disse Derek dopo quelle che parvero ore, con una punta di orgoglio nella voce.
«Grazie Derek, abbiamo davvero compiuto un impresa…sei venuto a vederci?»

Labyrinth (ITA)  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora