Nessuno osava rinunciare ad una serata di festa nella città più popolosa della contea: a Beacon Hills, faro di disgrazie e divertimento (elementi che spesso andavano a braccetto), ogni sera le lampadine delle insegne si divertivano a scomparire e ricomparire, in una danza di luci multicolori che assecondava perfettamente il ritmo dei passi frettolosi degli abitanti sui marciapiedi larghi, terribilmente simili a quelli di Città del Messico.
Quella notte niente pareva deragliare dai binari della solita routine: la calma delle stelle si nascondeva dietro alla frenesia delle già citate luminarie e a quella degli amplificatori nei bar e ristoranti.
C'era chi, nella beatitudine della propria dimora si dilettava con l'opera, chi schiamazzava in strada, a ritmo dell'ultima hit in classifica e chi scuoteva la testa dentro e fuori dalle discoteche, dove il basso andava a tempo col battito cardiaco e il dubstep non faticava ad entrare nelle vene, possedendo in un certo senso il corpo, che veniva sballottato a destra e a manca come in una centrifuga.
I rumori, comunque, erano troppo forti perché il cielo, silenzioso ma molto più maestoso, potesse competere.Derek Hale odiava il dubstep,l’ house, la techno o qualsiasi altro sottogenere di quella sottospecie di accozzaglia di suoni che molti si ostinavano a chiamare musica. Secondo lui due pentole che sbattevano con forza l'una contro l'altra erano in grado di produrre facilmente lo stesso suono, quindi non capiva perché alla gente piacesse tanto il genere.
E il continuo ronzio di alcuni effetti gli faceva credere di essere nel bel mezzo di un alveare.Era solito sbuffare a proposito di questi argomenti, quando accendeva la radio: erano le uniche considerazioni sia di Derek che in generale, che riuscivano a far ridere Stiles di cuore, spesso accanto a lui quando ascoltava la musica.
Le risate di Stiles si stavano sempre più moltiplicando: ben quattro volte lo Stilinski si era ritrovato con le mani sullo stomaco, dolorante, con le lacrime agli occhi e un sorriso che gli spezzava quasi il volto in due, negli ultimi cinque giorni.Per il branco, soprattutto in quel periodo, era da definirsi un record.
Proprio la Jeep di Stiles, con quattro passeggeri a bordo, curvò di scatto a sinistra, attraversando quella strada a zig zag, tentando di scansare i pazzi che già sotto effetto di stupefacenti, si muovevano privi della benché minima grazia, forti di quell'incoscienza adolescenziale che avrebbe facilmente regalato loro la prima pagina del giornale locale, nel trafiletto riguardante la cronaca nera.
Derek scosse la testa, alzando il volume della radio della jeep dall'alto del sedile anteriore, tentando di sovrastare i rumori della musica fuori e soprattutto quegli assurdi suoni simili a ventose che si staccavano da un muro, provenienti dai sedili posteriori, con della sana musica indie rock.
Fosse stato per Derek, avrebbe semplice trascorso la serata al loft, in compagnia di Stiles, promettendo di guardare un film e finendo col baciarsi durante l'intera durata della pellicola, ma dato che Danny ed Ethan avevano chiesto loro di vedersi e Stiles sembrava d'accordo, non poteva negare al suo ragazzo l'incontro.
Anche perché il quartetto aveva bisogno di svagarsi il più possibile.
Solo il pensiero di poter trascorrere una serata comunque con Stiles gli provocava un piacevole pizzicore su tutta la pelle, perché averlo tra le sue braccia, baciarlo era un gesto così semplice e perfetto che il ragazzo dubitò quasi che la sua vita in quel momento non fosse tutto frutto di un meraviglioso sogno.
Nonostante non fosse mai stato un esibizionista, Derek non era riuscito una volta, in quel mese, a tenere le mani a posto quando Stiles era con lui, soprattutto in pubblico.
E lui era noto per odiare le manifestazioni di affetto davanti a tanta gente.Derek si stava velocemente innamorando dei suoi gesti, dei manierismi, del tono della sua voce al mattino appena sveglio, del modo in cui si rubavano sguardi durante il meeting del pack, nei quali Scott non si vedeva quasi mai.
Mentre la jeep curvava a destra, l'Hale si limitò a studiare lo sguardo attento dello Stilinski, il suo preferito, intento nella guida: i suoi occhi sembravano volersi mangiare i tratti del volto dell’altro, data l'intensità con cui lo stava fissando.
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Labyrinth (ITA)
FanfictionIspirata dall'episodio "Motel California" di Teen Wolf Il buio nella vita di Stiles Stilinski, che nasconde la sua enorme cotta per Derek Hale, raggiunge l' apice quando la squadra di Lacrosse e l'intera classe di economia, viaggiano verso il Messi...