Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4

Capitolo 595

Spalanco gli occhi non appena nomina quel paese: continuo a ripetermi che sia solo un sogno e anche se tutto sembra combaciare,mi ribadisco che deve essere per forza frutto di tutte le mie conoscenze.

E: hai detto il viaggio di nozze,no?

B: sì,ma perché particolare?

E: beh in cinque giorni,abbiamo visto solo un paio di cose - si mette a ridere - abbiamo usato molto tempo a fare altro.

B: cosa?

Tanto sono impegnato a confrontare i miei ricordi con i suoi,che non mi accorgo di cosa volesse intendere con "altro". Per fortuna lei non coglie il mio essere serio e dandomi una piccola gomitata,si mette a ridere.

E: ció che chiamiamo coccole da quando ci sono i bambini.

Si allunga dandomi un bacio,così io la stringo a me,accarezzandole la schiena.

B: quindi non abbiamo visto molto di Myconos.

E: ma se poi ci siamo tornati due volte! Cinque giorni ciascuna,ma considerando che per la metà del tempo siamo stati chiusi in stanza,alla fine ne abbiamo fatti solo cinque.

Si mette a ridere,poi mi indica un punto della vetrinetta davanti a noi.

E: li ho spostati là l'altro giorno.

B: cosa?

E: i nostri braccialetti. Quelli che abbiamo preso durante la luna di miele.

Metto a fuoco e vedo due bracciali appesi ad una sorta di porta gioie,poi spostandola delicatamente,mi alzo andando a guardarli da vicino: sono davvero bellissimi.

B: hai mai pensato che non sia stato abbastanza?

E: Simo... - alza gli occhi al cielo ridendo - questo me lo dici sempre!

B: e tu cosa mi rispondi sempre?

Emma si alza,raggiungendomi e infilandosi tra le mie braccia per darmi un bacio.

E: che ho amato quel viaggio dall'inizio alla fine,perché mi hai regalato una cosa fondamentale per la mia,anzi la nostra vita.

B: ma forse se lo avessimo fatto altrove,avrei potuto farmi perdonare.

E: Simo dopo due bambini,farti perdonare per un viaggio é l'ultimo dei tuoi problemi.

Alza le sopracciglia,guardandomi con aria ovvia e accarezzandomi la guancia,mi ci stampa un bacio.

B: e... - cerco di trovare le parole - io come sono?

E: in che senso come sei?

B: ti rendo felice? Insomma in questi anni ti ho mai fatto mancare qualcosa?

Emma si allontana di qualche centimetro,tenendo comunque le mani premute sulle mie braccia.

E: Simo ma perché queste domande?

B: perché...perché mentre ero via,ho pensato tanto a noi.

E: ma sei stato via un giorno. - si mette a ridere - Ci sono volte che sei stato via di più e l'unica cosa a cui pensavi era portarmi dei buonissimi dolcetti.

Mi accarezza le braccia,passando su e giù le sue mani,ma io le riprendo subito stringendole tra le mie.

B: ho bisogno di saperlo.

E: Simo pensavo di averti risposto quando ho parlato dei dolcetti e tranquillo,stavolta ti perdono anche se non mi hai preso nulla.

Si mette a ridere e per quanto quella risata sia esattamente la solita in grado di coinvolgermi,devo rimanere serio.

B: Emma ascoltami - le prendo il viso tra le mani - so di sembrarti strano,ma se tu potessi vedermi adesso per l'ultima volta e io ti facessi questa domanda,cosa mi risponderesti?

Emma sembra ancora abbastanza divertita dalla mia richiesta ma,anche se non posso darle torto,ho davvero bisogno di sapere,così le chiedo per favore di rispondere.

E: ti direi che mi ha sempre resa felice Simo.

Sembra dirlo come se fosse stata l'unica risposta possibile da dire,facendomi capire quanto per lei quella domanda fosse inutile.

B: e basta? Con i bambini? Sono sempre stato un bravo padre e un bravo marito? Ho mai fatto qualcosa che non va nei tuoi o nei loro confronti? Ho mai messo qualcos'altro prima di voi?

Sono un fiume in piena: vorrei sapere veramente ogni cosa possibile immaginabile,ma Emma mi interrompe,appoggiandosi con le mani sul mio petto e lasciandosi avvolgere dalle mie braccia.

E: Simo calma. - mi da un bacio - Non so il motivo per cui tu ti sia fatto tutte queste domande,ma se ti serve che ti risponda,va bene.

Prende un respiro profondo,abbassando lo sguardo per un secondo per poi rialzarlo subito e sorridermi.