Capitolo 719

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Mi allontano di poco per cercare di togliermi alla bene e meglio tutto quel pane,ma in parte mi rimane in testa.

B: credo che dovró andare a lavarmi i capelli adesso.

L: cosa?

B: ti sei incastrata da sola.

L: ma... non puoi lasciarmi qui a fare tutto da sola.

B: chiedi agli altri.

L: ma stasera é il nostro turno: non mi aiuteranno mai. Ti prego!

Il modo in cui mi implora mi fa subito scoppiare a ridere: se voleva la guerra,io gliela avrei servita su un piatto d'argento.

B: mi dispiace,vorrei davvero aiutarti,ma la doccia mi chiama.

Me ne vado verso il bagno,sentendola imprecare con insulti in inglese di ogni genere e abbastanza incomprensibili. Riusciamo a mangiare qualcosa di commestibile,solo perché quella buona anima di Einar si è offerto di aiutarla,anche se peró avrei cucinato io il giorno che sarebbe toccato a lui,ma almeno avrei cucinato con Bryan che almeno sapeva distinguere un mestolo da un cucchiaio. La serata passa abbastanza velocemente tra battute e chiacchiere e prima di andare a dormire ci mettiamo a guardare un film tutti insieme: in particolare un musical di Broadway per accontentare i gusti di quella megalomane di Lauren.

SALTO TEMPORALE 09/04 - 13/04

Questa settimana é stata leggermente più difficile per quanto riguarda le lezioni: avendo un cantante in meno,io ed Einar abbiamo dovuto preparare più brani,oltre quelli da tenere sempre preparati. Ancora non avevamo avuto in programma dei duetti con ospiti,ma nella puntata di sabato,Einar avrebbe duettato con Giorgia e io con Annalisa. Quindi oltre alle varie esibizioni abbiamo dovuto preparare questi brani e per quanto riguarda me,ho dovuto scrivere un piccolo pezzo da inserire nella canzone. Il fatto che fosse un pezzo leggero,mi ha permesso di avere dei momenti abbastanza spensierati,anche in casetta mentre Einar mi aiutava a creare qualche barra. Di solito quando creavo qualcosa,la prima a sentirla era sempre Emma e in base al suo giudizio decidevo se portarla a termine o no. Ovviamente lei mi diceva sempre che le piacevano,ma sapevo che non lo faceva solo per me e quindi mi fidavo della sua obbiettività. Certo dovevo accontentarmi di Einar,ma alla fine le prime settimane era con lui ed Irama che mi consultavo: sono sempre stato uno che si fidava abbastanza del proprio giudizio,ma ai miei amici chiedevo sempre un parere. Ormai sentire la mancanza di Emma,era fin troppo normale e questo mi iniziava a pesare: capivo che probabilmente era una situazione delicata per lei,ma se si fosse decisa a dire qualcosa,magari ci sarebbe stata la possibilità di incontrarci. Ero sempre riuscito ad avere almeno un'idea di quello che Emma potesse pensare,ma in questo caso non ci riuscivo. Se solo avessi potuto parlarle per qualche minuto,l'avrei aiutata: non sapevo cosa stesse pensando,ma la conoscevo bene e per quanto mi amasse e in quei pochi minuti prima di separarci,io l'avessi rassicurata,sicuramente era ancora piena di paure. Avevo capito i suoi dubbi e ovviamente non me l'ero presa: qualunque ragazza nella sua situazione,sarebbe andata in panico,quindi l'unica cosa che potessi fare,era rassicurarla. Peccato che non le potessi parlare da ormai tre settimane. Venerdì era il nostro secondo mese di matrimonio e anche se avrei voluto fare molto di più,mi accontentai di scriverle soltanto un piccolo biglietto. All'inizio avevo optato per una lettera,ma la produzione mi aveva permesso di mandarle solo un biglietto per evitare che le emozioni prendessero il sopravvento essendo a ridosso della puntata e conoscendo Emma,non avevano tutti i torti. A quanto pare lei aveva avuto la stessa idea,perché venerdì sera dopo un po' che avevamo finito di cenare,sono stato chiamato in video box,dove ho trovato la sua risposta al mio biglietto. Sapevo che mi avrebbe sicuramente risposta,ma temevo che facendolo sul tardi,mi avrebbero dato il biglietto solo il giorno dopo.

"Sapevo che non ti saresti dimenticato! Ti amo da morire anche io. Can't wait to see you tomorrow. Emma."

Inevitabilmente mi viene da sorridere: per ora non mi sarei dimenticato,ma forse tra qualche anno sì e sicuramente la mia principessa me l'avrebbe fatta pagare in tutti i modi possibili. Tuttavia non vedevo l'ora di scoprirlo,se questo voleva dire passare la vita con lei.

SABATO 14/04

Ormai eravamo alla terza puntata e tutto iniziava ad essere tutto più famigliare e la dinamica del programma l'avevamo capita per bene e aveva un solo lato negativo: sapevi che entravi in studio,ma non sapevi se saresti tornato in casetta. Non si potevano fare pronostici,perché tutti erano sempre a rischio.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora