Capitolo 736

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L'unica a cui avevo detto qualcosa al riguardo era stata Lauren,ma credo che fin dall'inizio Einar avesse fiutato odore di bugia.

B: beh sai che ne avevo bisogno.

Ei: certo...ed era una pura casualità che tu ed Emma sembravate più contenti del solito?

B: allora non sono l'unico ad averla trovata più felice del normale.

Cerco di far finta di niente,continuando a sollevare i pesi,ma sento lo sguardo sospettoso di Einar puntato su di me: sapevo che quella frase non sarebbe bastata a farlo desistere. Ovviamente conosceva bene me,così come Emma e aveva capito che qualcosa di diverso nei nostri sguardi c'era stato.

B: che vuoi che ti dica?

Ei: la verità?

B: ok...non mi hanno fatto parlare con Sara,ma mi hanno fatto vedere Emma.

Il mio sorriso da ebete,viene subito coperto dalla risata di Einar,mettendomi per qualche secondo in imbarazzo.

Ei: ecco perché eri così contento.

B: ero normale.

Ei: no,eri tutto perso! - continua a ridere - Tua sorella non ti fa di sicuro quell'effetto.

B: no,eh?

Ei: per niente. - scuote la testa sorridendo - Li hai convinti a fartela vedere allora?

B: non proprio.

Ei: il modo in cui ti hanno mandato a chiamare era per fare scena vero?

Sorride,ma io rimango serio,scuotendo soltanto la testa: ormai é il momento di dirgli la verità,ma come? Non é una cosa che si dice tutti i giorni come se fosse una normale chiacchiera.

Ei: Emma sta bene vero?

B: certo,certo. All'inizio non lo sapevo nemmeno mi stessero portando da lei,ma poi mi hanno portato in un posto e là ho trovato Emma con Vale.

Ei: ma,ora cosa c'entra Vale?

B: io non so bene come dirtelo,ma.... - mi prendo qualche secondo per trovare le parole giuste - Sai che quando ci siamo divisi,io avevo urgenza di vedere Lauren?

Ei: aspetta,non fare come al solito che parti dalla preistoria per spiegare un concetto: parla e basta.

Come sempre Einar sa esattamente leggere i miei comportamenti,quindi lascio perdere il mio lungo discorso inutile e,tirando fuori la piccola fotografia che Emma mi aveva dato,gliela mostro.

Ei: una foto? Nera?

B: in realtà non é proprio tutta nera,ma comunque leggi nei bordi.

La foto aveva una piccola cornicetta bianca su cui c'erano scritte la data,l'ora dell'ecografia e le settimane di gravidanza,oltre che il nome e il cognome di Emma. Einar avvicina la foto,per poter leggere meglio e dopo pochi secondi,i suoi occhi si spalancano e per poco non si butta il peso sul piede. Allora lo appoggia a terra,facendo un respiro profondo e restando con lo sguardo fisso sulla foto.

Ei: é uno scherzo?

B: no é tutto vero. Ieri abbiamo fatto la prima visita.

Ei: oh mio Dio....e...e dov'é?

Mi indica la foto,guardandomi in modo confuso: giustamente se uno non avesse saputo dove guardare,non avrebbe mai saputo trovare quel piccolo puntino.

B: ora é ancora piccolissimo: quattro millimetri ci ha detto.

Ei: Emma come sta?

B: bene,ovviamente é una cosa più grande di entrambi,ma insieme ce la faremo.

Ei: e lo sapevi da un mese e non mi hai detto nulla?

B: avrei voluto Bro,ma Emma mi ha chiesto di non dirlo a nessuno e io ho rispettato la sua volontà.

Dalla sua espressione riesco a cogliere la comprensione nei confronti della mia risposta: in fondo lo sa che se avessi potuto,glielo avrei detto.

Ei: ma Lauren lo sapeva immagino?

B: Emma lo aveva detto a lei per prima e almeno il fatto che lei lo sapesse,mi ha aiutato a non dare i numeri.

Ei: ti sarei stato vicino anche io,se me lo avessi permesso: una cosa é parlarne con una ragazza,un'altra é parlarne tra di noi.

Effettivamente con Lauren mi ero sfogato moltissimo e non potevo che ringraziarla,ma su certe cose mi ero trattenuto: con lei,il mio rapporto d'amicizia si era intensificato,ma non era nemmeno lontanamente paragonabile a quello che avevo con Irama o Einar.

B: beh,hai ancora otto mesi per farlo.

La butto sul ridere,facendolo subito sorridere con la mia battuta,ma alla fine,credo che davvero lo avrei stressato,facendogli recuperare il mese perso senza alcun problema.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora