Annuisco e subito Lauren mi porta una bottiglietta d'acqua da cui bevo velocemente un sorso.
L: stai meglio?
Le faccio un semplice cenno del capo per darle una risposta positiva.
L: credi sia stato un calo di zuccheri?
E: sì probabile.
L: allora aspetta: ti porto qualcosa da mangiare.
Fa per alzarsi e andare a prendere una delle sue barrette ai cereali dal suo borsone,ma io la fermo tenendola per la manica.
L: Emma,tranquilla che non me ne vado: ti porto solo una barretta.
E: l'avevo capito,ma sto bene così.
L: ma,se è un calo zuccheri,devi mangiare qualcosa assolutamente.
E: no. Tranquilla.
L: guarda che se é uno di quei momenti in cui emerge l'anima della Emma salutista,cacciala via e ridammi la Emma dei fast food.
Le sue parole divertenti non riescono a farmi sorridere e i miei occhi si riempiono presto di lacrime.
E: non serve: sto bene.
L: non stai bene per niente.
Le lacrime che faticosamente avevo cercato di trattenere,decidono di lasciare i miei occhi.
L: what's wrong? Ti fa male qualcosa?
Scuoto la testa da destra a sinistra per tranquillizzarla,tenendo lo sguardo basso.
L: allora perché piangi? Deve farti per forza male qualcosa.
Continuo a negare con il movimento della testa: in questo momento non sento nessun dolore,non fisico per lo meno.
E: non puó essere vero.
Mi porto le mani sugli occhi,scoppiando in un pianto che fino ad ora,ho cercato di trattenere con tutti i miei sforzi.
L: Emma,che succede? Mi preoccupi così.
E: io...io pensavo fosse un errore.
L: non posso aiutarti,se non mi dici qualcosa: aiutami a capire. Cosa doveva essere un errore?
Non riesco a dirle una parola: la sua espressione é preoccupata,ma nel momento in cui la mia mano si sposta sulla mia pancia per puro riflesso incondizionato,i suoi occhi si spalancano.
L: non dirmi....
E: Lauren....
L: you...tu sei sicura?
Annuisco,muovendo in modo nevrotico la testa dall'alto verso il basso,guardandola estremamente preoccupata.
L: oh my fucking God!
Si porta una mano davanti alla bocca,tenendo gli occhi aperti e fissi sulla mia pancia.
L: come lo sai?
E: ho un ritardo.
L: di quanto?
E: qualche giorno.
L: beh,ma puó essere un malinteso: capita di avere un ritardo.
E: io....
Lauren mi invita a respirare e tranquillizzarmi,anche se non é del tutto facile.
E: avevo paura e ho deciso di comprare un test ed era positivo.
L: what!!? E quando lo hai fatto?
E: l'altro giorno.
L: e perché diavolo non mi hai detto niente,eh?
Si alza,mettendosi davanti a me abbastanza arrabbiata,anche se in realtà si vede che é più scossa che seccata del fatto che non le abbia parlato prima.
E: io pensavo fosse sbagliato: era un ritardo di qualche giorno e su quell'affare c'era scritto che hanno un minimo margine d'errore.
L: e secondo te,tu rientravi in quel minimo?
Mi guarda con aria molto sarcastica,premendo il suo sguardo duro e severo contro di me: riesco a percepire la sua preoccupazione e questo non fa che accrescere la mia. Non riesco a fare altro che piangere e tremare,non potendo dire una parola.
L: ok...aspetta. Bevi ancora un po' d'acqua e stai tranquilla. Respira.
Mi porge la bottiglietta d'acqua,così la prendo bevendo piccoli sorsi,alternandoli a respiri profondi.
L: riesci a parlare ora?
Annuisco,leggermente più calma di prima,mentre Lauren continua a tenersi una mano sulla fronte.
L: allora,come puó essere successo?
E: sul serio?
Se non fosse per la sua aria disperata,avrei giurato che quella fosse una battuta o almeno lo speravo.
L: lo so come si rimane incinta. - mi guarda stringendo un po' gli occhi - I believed you two had been careful.
E: we had,we are.
L: evidentemente non abbastanza.
E: da quando siamo andati in luna di miele un mese fa,abbiamo deciso che lui usasse anche il preservativo,nonostante io prendessi comunque la pillola.
L: e perché dalla luna di miele?
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4
Romance- SEQUEL - Quarta parte della mia,anzi ormai nostra,storia. Simone ed Emma ormai sono sposati,ma hanno ancora tante cose da affrontare,tra cui il serale e chissà...magari qualche altro bellissimo imprevisto. P.S. per capire tutta la storia,chi non...