Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4

Capitolo 724

SABATO 21/04

Stamattina mi sono alzato come al solito per andare in palestra con i ragazzi,ma alla fine siamo andati solo io e Bryan,perché Einar non ne ha voluto sapere di alzarsi prima. Passiamo la mattinata solo noi due e tra un esercizio e un altro come al solito parliamo di noi. Una volta rientrati decidiamo di farci una doccia prima di pranzo: la faccio fare prima a Bryan per seguirlo dopo. Quando finisco,esco e mi ritrovo Lauren intenta a rovistare nel mio armadio.

B: che fai?

L: niente.

Fa finta di niente,peccato peró che sia una pessima attrice,perché ho subito capito che voleva fregarmi qualcosa: ormai tra noi è un continuo punzecchiarsi.

B: ti é andata male cara.

L: sai che ci riusciró.

B: sì,certo. Ora se non vuoi vedermi in tutto il mio splendore,ti conviene andartene.

L: te la credi troppo Biondo!

B: eppure sei ancora qui.

Alzo il sopracciglio,lanciandole un'occhiata maliziosa e subito lei sbuffa,alzando gli occhi al cielo. La cosa che odia di più di me,è il mio continuo vantarmi e quindi è la sola cosa che posso usare per infastidirla.

L: vai al diavolo montato! Me ne torno di là da Einar: se solo fossi gentile un terzo di quanto lo è lui!

B: sarei comunque terribilmente affascinante,soltanto con un terzo di gentilezza in più.

Mi fa la linguaccia e se ne torna di là,mentre io mi vesto e subito dopo li raggiungo tutti in cucina,preparandoci per il pranzo. Come sempre al sabato,tutto é già pronto e in poco tempo riusciamo a mangiare. Questa settimana la nostra squadra,sarebbe dovuta andare a fare il soundcheck verso le quattro e mezza perché prima sarebbe andata la squadra bianca,tuttavia come tutte le volte prima della puntata,pranziamo abbastanza presto,più che altro per esigenze dei ballerini. Mentre stiamo mangiando,un signore della produzione entra,chiedendomi di seguirlo. Rimaniamo tutti abbastanza perplessi,ma prima ancora che possa chiedergli qualcosa,é già andato fuori. Saluto gli altri,dicendogli che gli avrei poi detto tutto e lo seguo subito,salendo dietro in macchina.

B: scusi,ma dove stiamo andando?

X: guarda se lo sapessi te lo direi: mi hanno solo dato un indirizzo a cui portarti.

B: ma é successo qualcosa?

X: non so proprio nulla: Maria mi ha chiamato e mi ha detto di correre e portarti a questo indirizzo.

Mi indica lo schermo acceso al centro della macchina,così mi sporgo un po' in avanti per leggere la via,ma non mi dice proprio nulla. Non dico più una parola,per evitare di disturbarlo e rimango a pensare al motivo per cui sono qui: forse mi stavano portando a vedere mia sorella? Durante le puntate avevano fatto vedere i famigliari ad alcuni,per ora Bryan,Sephora,Daniele e Carmen. Magari,dal momento che Sara era impegnata all'università,mi avrebbero portato da lei. Ipotesi che scarto subito,perché nel giro di dieci minuti ci fermiamo: l'università di Sara é dall'altra parte della città e ci avremmo messo decisamente di più. Appena scendo,noto un'altra auto con un uomo parcheggiata proprio accanto alla nostra e il signore mi dice che mi avrebbe aspettato lì. Suona al citofono e senza nemmeno dire nulla,gli aprono. Mi indica il grande portone di legno alla mia destra,dicendomi di entrare e salire,così entro non avendo ancora la minima idea di dove mi trovi. Non ho nemmeno dato un'occhiata al tipo di edificio io cui sto entrando: mi limito solo a salire le scale.