Capitolo 630

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B: amore non mi hai risposto. Come stai? Ti fa ancora male la testa?

E: un po' meno.

Sto per dirle qualcosa,ma sento come se lo stesse per fare anche
lei,quindi rimango in silenzio. A quanto pare peró,non dice una
parola,facendo tornare un velo di imbarazzo tra di noi.

E: scusa.

B: come?

Ero intento a pensare e non ho sentito quello che mi ha detto,ma il mio tono leggermente agitato sembra averla intimorita.

B: amore... - le accarezzo la schiena - non ho sentito cosa hai detto.

E: scusa.

B: no,non é colpa tua. Stavo pensando e non ti ho sentita. Hai
bisogno di qualcosa?

E: no Simo...io...ti volevo chiedere scusa.

B: scusa?

Emma abbassa lo sguardo,stringendosi ancora una volta a me,come tutte le volte che qualcosa la preoccupa. Capisco subito il motivo,così mi alzo,mettendomi seduto contro la testiera del letto.

B: io credo che dovremo parlare a proposito di quello che é successo.

La vedo guardarmi solo per un secondo però poi annuisce e,abbassando di nuovo lo sguardo,si mette seduta di fianco a
me,avvolgendosi nel lenzuolo. É una situazione abbastanza
imbarazzante: siamo sposati,ma sembriamo quasi due estranei.
Questo perché ció che successo é estraneo a quello che io ed Emma siamo soliti vivere,quindi capisco anche il suo paradossale tenersi coperta ogni centimetro di pelle.

E: io....

B: vorrei parlare io per primo se non ti dispiace.

Emma muove la testa su e giù,provando ad incrociare il mio
sguardo,ma nel momento in cui i nostri occhi si incontrano,lei lo
riabbassa subito non riuscendo a reggere il nostro contatto visivo.

B: io devo chiederti scusa Emma: non avrei dovuto tirare fuori quella storia e soprattutto non avrei dovuto sminuirla in quel modo. So perfettamente quanto sia stato difficile perdonarmi e non dovevo permettermi di toccare l'argomento.

E: Simo...

B: non ho finito. Hai ragione tu: mi sono fatto prendere da quella
cavolata e non ho nemmeno pensato a lasciarti parlare. Sono stato davvero uno stronzo in piena regola. Non credo ci siano scuse per come ti ho parlato,ma almeno dirti che mi dispiace é d'obbligo.

Le prendo la mano,portandomela alle labbra e stampando un delicato bacio sul dorso.

B: tu sei la persona più importante della mia vita Emma e non mi importa nulla di quelle cose: non mi interessa che tipo di futuro
avremo se quello di quello stramaledetto sogno o no,a me basta stare con te.

Guardandola negli occhi,noto subito un paio di lacrime percorrergli la guancia. Vorrei allontanarle da lei con un dito,ma mi limito a passarle un fazzoletto per lasciarle un po' di spazio.

E: io non avrei dovuto arrabbiarmi così e dirti quelle cose.

B: Emma ne avevi tutto il diritto: so che perdonarmi una cosa del
genere non é facile nemmeno adesso che le cose con tuo padre
vanno meglio.

E: Simo io ti ho perdonato. Davvero. L'ho fatto nel momento in cui siamo tornati insieme: per questo non avrei dovuto reagire in quel modo.

B: non devi scusarti di nulla amore: mi sarei meritato insulti peggiori.

E: invece no. Avrei dovuto rispettare il fatto che tu sia molto legato a quei sogni: la tua opinione é importante quanto la mia.

Emma stringe la mia mano tra le sue,portandosela al petto e
baciandomela.

E: scusami Simo.

B: Emma qui quello che deve scusarsi,sono solo ed esclusivamente io. Se ti sei comportata in quel modo,é perché come al solito sono stato così idiota da non ascoltare.

Emma lascia quasi subito la mia mano,asciugandosi le lacrime che nonostante il suo essere composta,continuano piano piano ad uscire dai suoi occhi.

E: Simo,a proposito di come mi sono comportata...

Si porta le mani attorno al viso,passandosele sugli occhi,per poi
avvolgersi ancora di più attorno al lenzuolo.

B: ehy,tranquilla. Non devi sentirti a disagio.

E: ma mi ci sento terribilmente.

B: io ho provato a farti stare tranquilla,ma...

E: Simo sono consapevole di quello che ho fatto. Volevo farlo.

B: tu...tu ricordi ogni cosa?

Emma annuisce con un'espressione che sembra quasi volermi dire che pagherebbe qualsiasi prezzo per non ricordarsi.

E: non mi ha costretto a fare nulla,piuttosto sono stata io a non
lasciarti altra scelta.

B: Emma ho voluto stare con te. Non avrei voluto essere altrove in quel momento.

E: io...

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora