Capitolo 668

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B: da quello che sento,credo proprio il contrario: sembri un pezzo di burro nelle mie mani.

E: mi stai forse dando della roba grassa?

B: puoi cercare di aggirare i miei tentativi di seduzione fin che vuoi,ma non ci riuscirai.

La sento ancora sorride all'altezza del mio orecchio: per quanto lei cerchi di resistere,é ancora tra le mie mani a farsi torturare dalle mie labbra.

E: Simo lasciami andare: devo lavarmi e vorrei arrivare a cena in tempo.

B: ma se sono sì e no le cinque.

E: lo sai che ci metto tanto a fare tutto.

B: in realtà c'é una cosa che fai abbastanza velocemente....

La avvicino ancora di più a me,tenendola per la vita con una presa salda e spostando le mie labbra sulle sue,catturandogliele in un morbido bacio. Ci allontaniamo soltanto quando i nostri polmoni lo reclamano,rimanendo con le nostre fronti attaccate.

E: ora posso andare?

Mi guarda alzando gli occhi quel tanto che basta per incontrare i miei,mostrandomi il suo sorriso e rendendomi chiaro il motivo per cui non riesco a lasciarla andare.

B: ieri sera mi hai cacciato via,ma adesso non so se mi faró mandare via di nuovo.

E: quindi ammetti che potrei riuscire a farti allontanare,eh?

Alza il sopracciglio,lanciandomi un'occhiata di sfida,tipica dei momenti in cui la tensione erotica tra noi è alle stelle. Non importa quante volte io ed Emma possiamo fare l'amore,tra di noi ci saranno sempre quelle scintille. Quel brivido che quasi solo qualcosa di proibito potrebbe far provare,nonostante noi fossimo regolarmente insieme e addirittura sposati.

B: mi sembra di aver apertamente ammesso che tu sei capace di farmi fare qualsiasi cosa.

E: allora Baldasseroni,vorrei che mi lasciassi andare.

B: se me lo chiedi ad un millimetro dalla bocca,me lo rendi difficile. Come posso allontanarmi se non sei tu la prima a volerlo?

Emma abbassa per qualche secondo lo sguardo,divertita dal fatto che avessi completamente capito il suo gioco.

E: dimostrami che sei più forte di me: resisti tu.

B: e.... - le so un piccolo bacio,tornando poi a posare le labbra sul suo collo - se non volessi essere forte? Se essere debole vuol dire stare con te...non voglio essere forte nemmeno da morto.

Rimane qualche istante a godersi i miei baci farsi sempre più lenti per poter assaporare meglio la sua pelle,che sembra rispondere e ringraziare al posto suo per il piacere che sta provando.

E: lo sai che non possiamo adesso: Lauren é in camera.

B: la mandiamo via: lo sai che non mi serve un'eternità.

Sorride subito per la mia battuta,ma libera un piccolo e impercettibile gemito quando premo il suo corpo contro il mio,dimostrandole che non avremmo avuto davvero bisogno di molto tempo.

E: non si puó e lo sai: non torturiamoci così per niente.

B: a me sembra che ti piaccia il modo in cui ti sto torturando.

E: da morire.

Le prime parole prive di ogni ironia e senza alcun tono di sfida: solo la mia Emma che cedeva a me e con me. Proprio quando penso di averla convinta,con le mani Emma fa pressione sul mio petto,allontanandomi.

E: ma adesso non si puó.

Ha ancora le guance arrossate e il respiro corto: è incredibile come anche solo questo genere di contatto ci faccia andare fuori di testa.

B: mi scappi ancora Muscat?

E: ancora.

Si avvicina,appoggiando le mani sulle mie spalle e dandomi un normalissimo e castissimo bacio sulla guancia.

E: ci vediamo dopo. Ti amo.

La vedo sorridere ed entrare nella sua stanza,seguita a ruota dal mio sguardo confuso: nel giro di pochi secondi era cambiato tutto e alla fine,aveva vinto lei. Rimango qualche istante a fissare quella porta davanti a me,realizzando quanto Emma fosse impossibile: in un modo o in un altro,ero sempre io a rimanere sconfitto. Salgo poi al terzo piano,raggiungendo la mia camera dove trovo solo Einar. Parliamo un po' delle lezioni,nonostante avessimo parlato anche a pranzo e poi decido di andarmi a fare una doccia prima di scendere per la cena. Quando esco,mi ritrovo lì anche Irama. 

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora