Simone mi da una mano a salire,essendo il lettino un po' troppo alto e mi metto nella posizione che mi é stata detta,non nascondendo un po' di nervosismo.
X: stai tranquilla,é solo una normale visita. Mi serve per verificare la condizione delle pareti dell'utero e vedere se la gravidanza si é avviata bene.
B: ma lei ha detto che andava tutto bene.
X: infatti,ma alle mie parole devo accompagnare dei dati scientifici. É solo una normale procedura.
E: va bene,cosa devo fare?
X: tu devi solo stare rilassata e fare finta di nulla.
Fosse facile: sono solo a gambe aperte,pronta a farmi visitare per la prima volta da quando ho scoperto di essere incinta. La dottoressa si sposta,abbassandosi per tirare fuori da un mobiletto una bustina di plastica e una volta aperta,tira fuori uno strano oggetto.
X: questo serve solo per aprire un po' e permettermi di inserire il colposcopio.
E: il che?
Già di per se stesso questo strumento sembra orribile,ma il nome di quell'altro è di gran lunga peggiore,nonostante nel momento in cui me lo mostra,sembri abbastanza innocuo.
X: lo appoggeró soltanto qui e mi servirà da lente di ingrandimento: mi permetterà di vedere meglio.
B: le farà male?
X: no,sentirai solo un piccolo fastidio,ma é normale visto che la muoveró un po'.
E: va bene.
X: facciamo così,io ci metteró solo dieci minuti. Simone tu intanto puoi distrarla parlandole un po'.
Simone annuisce e prendendomi la mano,rimane a guardarmi senza però dirmi niente,scoppiando a ridere pochi secondi dopo.
E: che fai?
B: scusa,é che ho desiderato parlarti per così tanto,che ora non so cosa dirti.
E: tu stai bene? Ti trovi bene di là?
B: sì,ormai siamo un bel gruppo.
E: Lauren come sta?
B: lasciamo perdere.
Alza gli occhi al cielo,con la sua solita aria divertita,ma appena mi vede fare una piccola smorfia dovuta al fatto che la dottoressa avesse inserito quello strano oggetto,decide di andare avanti a parlare per distrarmi.
B: beh,mi da il tormento: é vero che io le riempio la testa parlandole di te,ma lei me l'ha fatta pagare in tutti i modi. Mi ha anche costretto a farle da servo per quattro giorni.
E: perché? Cosa le hai fatto?
B: perché dai per scontato che io le abbia fatto qualcosa?
E: Simo...
B: oh,hai vinto: le ho fatto uno scherzo. Dopo che é andata a letto,l'ho spaventata.
Mi metto a ridere per la situazione buffa,ma anche per il poco solletico che inizio a sentire in basso. Presa dalla curiosità,mi volto per provare a vedere cosa sta facendo la dottoressa,ma Simone mi accarezza il mento girando di nuovo il mio viso verso di lui.
B: mi sei mancata da morire sai?
E: anche tu. Ti pensavo sempre.
B: anche io: pensa che qualsiasi cosa facessimo,io non riuscivo a non pensare al modo in cui l'avresti fatta tu.
E: anche se avrei fatto solo casini?
B: soprattutto.
Si avvicina,mordendomi piano la punta del naso per poi darmi un bacio.
B: potevi farmi sapere in qualche modo cosa stava succedendo.
E: Simo sto bene.
B: e nella squadra come va? Quello ti ha dato ancora fastidio?
E: no,mi ha solo chiesto scusa,ma non mi ha più disturbata e anche con Carmen,a parte qualche solito litigio,va tutto bene.
B: guarda che se lo dici per farmi stare calmo...
Gli accarezzo la guancia,perdendomi nei suoi lineamenti e arrivando persino a non ascoltare le sue parole: è troppo che non lo vedo da vicino e forse per questo,mi sembra così bello.
B: Emma? - mi sfiora la guancia - Ci sei?
E: sì scusa,ti guardavo.
B: che c'é? - mi sorride - Un mese lontani e non ti piaccio più?
E: scemo! Tu mi piaci sempre,é che non ti vedo da tanto e volevo guardarti un po'.
B: per quanto riguarda me non lo so,ma tu sei sempre più bella.
E: davvero?
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Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4
Lãng mạn- SEQUEL - Quarta parte della mia,anzi ormai nostra,storia. Simone ed Emma ormai sono sposati,ma hanno ancora tante cose da affrontare,tra cui il serale e chissà...magari qualche altro bellissimo imprevisto. P.S. per capire tutta la storia,chi non...