Capitolo 760

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B: va bene,ma non ho chiesto niente.

Si mette a ridere,avvicinandosi per darmi un bacio,ma veniamo interrotti dalla squillante voce di Lauren che chiama a squarciagola i nostri nomi.

L: vi muovete?

E: eccomi: sono tutta tua.

L: sarebbe anche ora.

Si avvicina prendendola per il braccio e tirandola di là con lei,così non faccio altro che seguirle. Dedichiamo questo pranzo alla vittoria di Lauren,che non perde un minuto per strapazzarsi Emma. Anche Einar ne approfitta per parlare con lei,ma in modo certamente meno opprimente di Lauren. Finito il pranzo,io mi metto a sistemare insieme ad Irama,lasciando Emma con quei due inquisitori.

I: non la mollano un attimo eh?

B: é la novità del momento: credo sia normale.

I: vedrai che poi l'avrai tutta per te.

B: te l'ho già detto prima ma grazie.

I: figurati,sei mio fratello: questo ed altro.

B: ascolta,so che non dovrei chiedertelo,ma sai se é stata male altre volte?

I: mi dispiace.

Si mette a ridere,lasciandomi abbastanza confuso: prima non aveva detto niente,anzi si era dimostrato abbastanza disponibile e comprensivo verso la mia preoccupazione.

B: ma che dici?

I: Emma mi ha detto di non dirti più nulla.

B: lei che? E quando te lo avrebbe detto?

I: prima.

B: e da quando ti sei coalizzato con lei,anziché con me?

I: da quando sei troppo ansioso! Stai calmo: Emma sta bene.

Lascio perdere,senza chiedergli più niente,lanciando un'occhiata ad Emma: quella ragazza riuscirebbe a tirare dalla sua parte chiunque.

I: comunque mi ha detto che era la prima volta che si sentiva così male.

B: grazie.

Finiamo di sistemare e dopo essere rimasti un po' a parlare tutti insieme,seguo Emma,che da circa venti minuti era uscita con Lauren in giardino che nel frattempo era rientrata,trovandola in piedi a camminare avanti e indietro.

B: ehy,tutto ok?

E: Simo,mi hai spaventata.

B: ti faccio quest'effetto?

E: no,scusa. - viene verso di me sorridendo - Dai rientriamo.

B: non dobbiamo per forza: gli altri sono intenti a parlare con Irama,possiamo stare un po' qui.

E: no,tranquillo.

B: Emma,io non posso mantenere la mia promessa,se tu non fai la stessa cosa.

Vado a sedermi sul divanetto,battendo con la mano il posto vicino a me,per invitarla a venire a sedersi con me ed Emma viene subito.

Vado a sedermi sul divanetto,battendo con la mano il posto vicino a me,per invitarla a venire a sedersi con me ed Emma viene subito

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E: ogni tanto mi gira la testa e devo respirare un po' d'aria fresca.

B: ci voleva tanto a dirmelo?

E: io...non sono abituata ad averti qui,sempre attento a qualsiasi cosa faccia.

B: beh,abituati alla svelta perché io saró così.

E: peró non devi: insomma non devi comportarti in modo diverso solo perché sono incinta.

Rimango a guardarla mentre,nonostante stia dicendo una serie di cose senza senso,sembra sempre essere più bella.

E: mi stai ascoltando?

B: no.

E: no?

B: ascolta,io sono sempre stato così con te. So che sai gestirti da sola,ma ho questo bisogno costante di sapere se stai bene o no. Non l'ho saputo per settimane,ora lasciamelo fare un po': giuro che non saró troppo pesante.

Emma abbassa lo sguardo,per poi guardarmi con un piccolo sorriso accennato sul viso.

E: solo un po' peró.

B: beh non é colpa mia se il nostro concetto di " un po' " é diverso.

E: in fondo mi sei mancato così tanto che credo mi possa andare bene anche il tuo concetto di un po'.

B: vieni qui.

La prendo tra le mie braccia,mentre lei si accoccola sul mio petto,facendosi cullare dalle mie carezze.

B: vuoi che ti porto qualcosa? Da mangiare o da bere?

E: no grazie,a pranzo ho fatto il pieno.

B: davvero? Io non ti ho visto mangiare tutta questa gran roba.

E: beh tu parlavi,io mangiavo.

B: ma se sei stata tu quella al centro dell'attenzione? Non la smettevano di farti domande quei due.

Lauren ed Einar giustamente non la vedevano da un mese e mezzo e quindi sapendo il tipo di rapporto che li legava ad Emma,era anche normale che si fossero concentrati su di lei.

E: sei geloso?

B: di te sempre.

E: avevo davvero bisogno di parlare con loro: mi sono mancati tanto,ma... - mi da un bacio sul naso - mai quanto mio marito.

B: marito? Non sapevo fossi sposata.

E: ci sono tante cose che non sai di me.

B: quindi per me non ci sono possibilità?

Emma si mette a ridere probabilmente per il fatto di aver capito lo stupido gioco che ho deciso di portare avanti.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora