Capitolo 643

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Simone gli da il cinque,passandogli poi la mano nei
capelli,scompigliandoli.

B: peró mi raccomando,non dare i nostri numeri a nessuno: tienili solo per te,o per mamma e papà.

E: più che altro perché altrimenti tutti inizierebbero a scriverci e non possiamo rispondere a tutti.

M: capito: segreto!

Ci porge il suo mignolo,così sia io che Simo lo stringiamo con
lui,sigillando la nostra "promessa".

M: non diró niente a nessuno e diró anche a mamma e papà di non dire nulla.

E: bravissimo.

M: allora io vado! É stato bellissimo rivedervi! Salutatemi anche gli altri,tanto siete tutti bravi lì.

B: va bene.

Da ad entrambi due baci sulla guancia e salutandoci con la
manina,raggiunge sua madre,che da lontano ci saluta ancora una volta. Prendiamo le nostre cose e ci dirigiamo nel parcheggio privato dell'aereoporto.

E: quindi hai dato i nostri numeri ad un ragazzino?

B: é giudizioso,non lo darà in giro. Mi fido e poi ci vede come due idoli.

E: e questa cosa ti fa morire dalla gioia vero?

B: un po'. - mi sorride - Consideralo un investimento per il futuro.

E: in che senso scusa?

B: non dirà dei numeri,ma parlerà bene di noi ai suoi amici e se mai andremo al serale,saranno molti più voti per noi.

Mi viene naturale sorridere: solo la sua mente contorta poteva arrivare a pensare ad una macchinazione del genere.

E: Simone é un bambino: non sai nemmeno se ha un cellulare!

B: siamo nel 2018: i bambini ci nascono con quelle cose.

Quelle parole mi ritornano in mente in un secondo: esattamente le stesse che avevo sentito dirgli nel sogno.

E: in spiaggia non ce l'aveva.

B: non con lui. Nessuna persona vagamente responsabile lascerebbe un cellulare ad un bambino in spiaggia: lo perderebbe in un attimo.

E: posso dirti una cosa?

Annuisce,sistemandosi i capelli nel riflesso delle pareti di vetro del corridoio e riportando poi lo sguardo su di me.

E: dovresti darti all'investigazione privata: hai il tuo fascino come nuovo Sherlock Holmes.

B: elementare Watson!

Alza il sopracciglio divertito e dandosi un po' di arie con un movimento degli occhi,si avvicina dandomi un bacio. In lontananza vedo la macchina di Simone,ma a pochi passi Simone mi chiama. Non faccio in tempo a voltarmi del tutto verso di lui,che mi vedo lanciarmi addosso qualcosa che a causa della sorpresa,riesco sì e no a prendere in tempo.

E: ma...

B: che c'é? Non riconosci una chiave?

Mentre Simone si preoccupa di sistemare i bagagli nel baule,guardo meglio la chiave nelle mie mani. Non é una chiave normale,é quella della sua macchina.

E: mi stai dicendo che....

B: esatto. - chiude il baule venendo verso di me - Vediamo se a Malta insegnano a guidare come si deve.

E: Simo io non so se...

Mi zittisce immediatamente unendo le sue labbra alle mie,lasciandomi ancora una volta sorpresa.

B: non sarai preoccupata?

E: un po'. É la tua auto e io non vorrei fare nulla di sbagliato.

B: in teoria ora é la nostra auto e comunque ho un leggero mal di
testa dovuto al volo,non mi sento molto di guidare.

E: quindi sei sicuro?

B: certo e poi é giusto che tu conosca la donna con cui dovrai
dividermi.

Alzo gli occhi al cielo sorridendo e dopo avermi dato un
bacio,raggiunge la sua portella,guardando la macchina.

E: tutto ok?

B: sì,guardavo che fosse tutta intera e... - da un'ultima occhiata veloce - nemmeno un graffio. Vediamo di lasciarla così,ok amore?

Annuisco non nascondendo un po' di agitazione e saliamo.

B: quant'é che non guidi?

E: da quando sono qui.

B: allora un po' di mesi,ma vedrai che andrà bene. Ci mettiamo le cinture e Simone mi prende la chiave dalla mano.

B: prima di partire principessa,mostrami la patente.

E: non ti fidi?

Lo guardo abbastanza seccata: pensava davvero che gli avessi detto una bugia riguardo a questo? Lui sembra ignorare il mio tono di voce,sorridendomi.

B: certo che mi fido,ma vorrei che la avessi con te per evitare
qualsiasi problema.

Mi faccio allungare la borsa e cercando nel portafoglio,la tiro fuori mostrandogliela.

B: beh,complimenti.

E: per cosa?

B: penso tu sia una delle poche persone che viene bene anche in
questo genere di foto.

Mi mostra la mia piccola immagine in alto a sinistra della
patente,facendomi sorridere,ma poi gliela prendo di mano,mettendola via.

E: si sta molto meglio seduti nel posto del guidatore.

B: ovvio,é sempre così: deve esserlo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora