Capitolo 699

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L: le é solo girata un attimo la testa.

B: ecco perché era così impaurita.

L: impaurita? É terrorizzata Biondo: lei ha paura che una volta saputo tutto,tu non la voglia più.

Come sento quelle parole,mi si ferma il cuore: lei era spaventata a morte e tutto quello che ho fatto io,é stare immobile davanti a lei,senza dirle nemmeno una parola.

B: io devo vederla Lauren!

L: calmati! Li hanno portati dall'altra parte degli studi e ormai le squadre non possono più riunirsi.

B: ascolta se a te non importa nulla,io devo parlarle subito.

L: you're crossing the line!

Mi tira un ceffone di prima categoria,portandomi ad accarezzarmi la guancia,per il pizzicorio che mi ha causato la sua cinquina.

B: ma sei scema?

L: guarda che io non ho avuto nemmeno un minuto per salutarla: non é colpa mia se non hai saputo spiccicare una parola.

Capisco solo ora che il mio essere nervoso,mi ha fatto completamente trascurare il fatto che anche Lauren possa essere preoccupata per lei,non essendo neppure riuscita a parlarle.

B: scusa,sono solo agitato.

L: ok,ma comportarti da pazzo non servirà a niente.

B: devo trovare il modo di parlarle peró.

L: e come facciamo? Non sai nemmeno dov'é?

B: andiamo da Maria.

La guardo come se quella fosse stata la cosa più ovvia da fare in quel momento.

L: credi che ti darà il permesso? Va bene che siete sposati,ma questo non vuol dire niente.

B: le diremo la verità.

L: sei pazzo? Emma ci ammazzerà!

B: ascolta in qualche modo dobbiamo pur fare e comunque si saprà non credi?

Con un tono abbastanza seccato muovo la mano sulla mia pancia,disegnando un pancione immaginario: non così tanto,ma si sarebbe notato prima o poi.

L: deve deciderlo lei,non noi!

B: allora che scusa inventiamo Einstein?

L: possiamo dire parte della verità.

B: cioé?

L: che stamattina non é stata bene,ma poi non so se basterà a convincerla per fartela incontrare.

Mi guarda rassegnata,ma sinceramente non c'é il tempo per mettere in conto tutti i se possibili e immaginabili,quindi annuisco e prendendola sempre per mano,la porto fuori dallo stanzino,puntando come un razzo all'ufficio di Maria e arrivandoci in pochi secondi. Bussiamo e quasi subito un secondo dopo sentiamo un sonoro "avanti" e senza pensarci un attimo,entriamo.

M: Biondo,Lauren come mai qui?

B: devo vedere Emma.

Decido di non tergiversare e andare al dunque,ma Lauren mi fulmina con lo sguardo.

M: Biondo lo sai non si puó. Anche se siete...

B: no é importante!

Alzo leggermente la voce,appoggiando entrambe le mani sulla scrivania sotto gli occhi di una Maria molto confusa,mentre Lauren mi prende per un braccio con il probabile intento di farmi calmare.

M: ma é successo qualcosa? Devo preoccuparmi?

L: in realtà...Emma stamattina é stata poco bene e Biondo non si darà pace fino a quando la vedrà e sarà certo che lei stia meglio.

Maria sembra credere alle parole di Lauren,o meglio a quella che é solo parte della verità.

M: Biondo lo sai che il regolamento dice che non si puó.

B: sì ma il regolamento lo fai tu: non te lo chiederei mai,ma ne ho bisogno.

M: capisci che peró anche gli altri potrebbero chiedermi questo e io non posso permetterlo solo a te.

L: lui non sta chiedendo di cambiare squadra,vuole solo vederla e parlarle dieci minuti. So che questi due sono esagerati,ma solo per una volta non credo che gli altri abbiano da ridire.

Maria ascolta attentamente Lauren,per poi spostare lo sguardo su di me,facendomi capire di essersi convinta.

M: fammi fare una telefonata per sapere dov'é.

Annuisco e restiamo in piedi mentre lei chiama uno dei tecnici scambiandoci giusto due monosillabi per poi riattaccare.

B: allora dov'é?

M: mi hanno detto che l'hanno fatta accomodare in sala tre,perché ha chiesto di stare un attimo da sola. - ci guarda confusa - Ma stava così male?

L: io credo le serva un po' per digerire il distacco da noi.


Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora