Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4

Capitolo 709

L: visto che dovró sorbirmi le tue lamentele ancora per un po',ho il diritto di darti una svegliata.

B: ma che diavolo ci troverà Kurt in una come te?

L: lo stesso che Emma trova in te caro!

B: aspetta - le faccio l'occhiolino - Kurt ti trova un ragazzo
dannatamente affascinante e romantico?

L: no,ma nemmeno tu lo sei per Emma quindi muoviti.

Con poche parole smonta subito il mio momento di spavalderia,così prendo le ultime cose e facciamo per uscire.

N: Biondo ti muovi che devono ancora metterti il microfono?

B: arrivo nana,damme n'attimo!

N: poi non dire che non ti ho avvisato.

Ormai anche se solo per sette giorni,avevo imparato a conoscere
meglio Nicole e devo ammettere che Emma non si sbagliava a dire che era cambiata. Non essendo mai stato molto con lei peró,non avevo avuto il tempo materiale per accertarmene. Inoltre quando ci stavano smistando nelle squadre,Irama mi ha fatto segno di tenergliela d'occhio,quindi credo che ci avrei legato per forza. Mentre raggiungo gli altri,chiamo Lauren che subito si volta verso di me abbastanza scocciata,pensando che le avrei rifilato l'ennesimo dubbio.

L: what's wrong now?

B: grazie.

L: lascia stare.

B: no davvero: questa settimana ti ho assillato e tu hai avuto fin troppa pazienza con me.

L: anche se lo negherai,sono sicura che avresti fatto lo stesso.

B: non faró il freddo distaccato stavolta: avrei fatto lo stesso,solo che non so se mi sarebbe riuscito così bene.

Io e Lauren ci punzecchiavamo spesso,tuttavia siamo sempre stati buoni amici,ma nonostante il mio tentativo di sembrare gentile,lei ancora una volta schiaccia un canestro da tre punti.

L: ovviamente non ci saresti riuscito.

Lascio cadere le braccia: per l'ennesima volta aveva gettato il mio momento di gentilezza nella pattumiera,sapendo benissimo quanto mi fossi sforzato. Non ero di certo uno maleducato con i miei amici,ma mi lasciavo andare a certe smancerie solo con Emma.

L: comunque avrei apprezzato da morire il tentativo. - mi fa l'occhiolino - Non sei poi così terribile come pensavo.

B: perché pensavi davvero fossi terribile? Ma mi hai visto?

L: devo ritirare tutto?

Scuoto la testa con movimenti veloci,alzando le mani in segno di resa: anche lei non era una da smancerie,soprattutto con me quindi dovevo accettare e portare a casa il complimento.

B: neanche tu sei tanto male.

L: ehy! Io sono americana!

Si indica nemmeno fosse Madonna,così la mando a quel paese e
ridendo come due scemi,ci avviamo con gli altri verso lo studio del serale facendo con tutti ipotesi sulla puntata. Sarebbe stata la prima e l'ansia si faceva sentire: già quando lo abbiamo visto vuoto era abbastanza terrorizzante,pieno sarebbe stato assurdo. Arriviamo dietro alle quinte,ma ancora nessuna traccia della squadra bianca. La prima ad arrivare é Maria che ci saluta facendoci un grande in bocca al lupo,per poi sparire di nuovo. Dopo pochi minuti sentiamo Maria dare inizio alla serata e chiamarci,insieme alla squadra bianca. Entriamo dalla parte opposta e mentre percorriamo il palco per raggiungere Maria al centro dello studio,la vedo. I nostri sguardi si incontrano subito,come se non stessero aspettando altro che incrociarsi,cosa che alla fine era più che vera. Con quella tutina bianca,sembra una bambina in pigiama,con i suoi bellissimi capelli sciolti ad incorniciarle il viso e quel sorriso meraviglioso ad illuminarle il viso e che da solo avrebbe potuto illuminare l'intero studio. Sento tutto questo in pochi millesimi di secondi e mentre stiamo ancora andando verso Maria,mi porto la mano sinistra alle labbra,baciando la fede e lei fa lo stesso guardandomi. Lei é la penultima della fila,io il terzultimo e anche se vorrei sporgermi per guardarla,devo rimanere fermo di fronte alle giurie. Maria ci presenta uno per uno,facendoci fare un passo avanti e quando lei torna al suo posto,mi lancia uno sguardo sorridendo e la stessa cosa faccio io. La serata si svolge secondo programma e ogni momento per noi é buono per guardarci,persino durante le esibizioni,pur non volendolo uno sguardo sarebbe inevitabilmente caduto sull'altro. Durante le pubblicità non c'é
tuttavia molto tempo di guardarci,perché i cameraman ci riempiono di domande.