Capitolo 624

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Mi lancia uno dei tipici sguardi indispettiti di una persona ubriaca a cui é stato negato qualcosa.

B: credimi,mi ringrazierai.

E: cosa? - mi guarda infastidita - Per avermi fermata?

B: guarda che mi hai appena fatto venire nei pantaloni. Ed io che volevo usarli anche domani.

E: aspetta... - mi guarda in basso tra un misto di incredulità e
divertimento - é bastato questo?

B: bastato? Hai idea di come hai mosso la tua mano? Nemmeno
quando si incanta il cambio in un'auto si scuote così.

La mia battuta la fa subito scoppiare a ridere,talmente tanto che deve tenersi alle mie spalle per non piegarsi in due.

E: adesso che ne diresti di restituirmi il favore?

B: vuoi dire...

Emma annuisce,tornando a premermi ancora di più contro la
parete,sorridendo vicino al mio orecchio.

E: prima mi é piaciuto...anche se mi hai solo sfiorata.

B: io non credo che...

E: shhh...

Mi mette un dito davanti alla bocca per poi iniziare a baciarmi. Mentre continua a far unire le nostre labbra,sento che mi prende la mano,portandola tra le sue gambe e posandola su quel piccolo
pezzettino di tessuto ancora più umido.

B: Emma...

E: Simo,lo sai che parli davvero troppo?

B: mi hai contagiato.

Rimango fermo,ma Emma guida la mia mano,facendomi muovere le dita sopra quel tessuto,mentre continua a torturare il mio collo.

E: ti piace?

B: diciamo che non mi fa schifo.

E: allora potresti continuare anche da solo: scommetto che sei
fantastico anche in quello.

B: il mio ego ti ringrazia principessa,ma...

E: non chiamarmi così. Non adesso.

Il fatto che Emma voglia fare "soltanto" sesso,senza nemmeno
permettermi di chiamarla con un nome diverso dal suo,é quello che mi rende così titubante dal continuare. Non riesco a non essere dolce con lei,specialmente in questi momenti.

E: allora,che aspetti? Me le tiri via tu o devo fare tutto da sola?

Il suo tono sembra quasi scocciato,come se le dia fastidio il mio
prendere tempo.

B: ascolta,forse é meglio se peró ti metti sul letto.

E: pensavo di averti convinto.

B: infatti. Lo dico perché sarai più comoda.

Il volto di Emma si illumina con un grande sorriso e subito si precipita davanti al letto. Mentre mi tolgo i pantaloni,lei butta le coperte ai piedi del materasso e si sdraia.

E: finalmente! Pensavo che te li avrei dovuti strappare via a morsi.

B: avrei voluto vederti.

La raggiungo sul letto mettendomi sopra di lei,incastrandola tra le mie ginocchia e tenendomi sollevato sulle mie braccia,mettendo le mani sul materasso ai lati del suo viso.

E: spero tu non mi faccia aspettare ancora molto. Sono molto curiosa di sapere cosa si prova.

B: sei sicura?

Posando il mio peso su un braccio,le sposto una ciocca di capelli
posata sul seno,ma Emma mi sposta la mano.

E: questa domanda non voglio più sentirla. Quello indeciso qui,sei tu.

B: solo perché non é la piega che volevo prendesse la serata.
Abbiamo litigato e non credo che la si possa risolvere così.

E: dici?

Si alza sugli avambracci,arrivando a pochi centimetri dal mio
viso,sorridendo mentre mi accarezza il collo.

E: magari sarai così bravo da farmi persino dimenticare tutte le brutte cose che mi hai detto.

Cavolo Emma,il dirmi così mi fa solo pensare che tu sia ancora ferita da quelle parole e questo mi fa solo venir voglia di chiederti scusa in ginocchio,non di fare quello che mi stai chiedendo tu.

B: allora devo iniziare ad occuparmi di te?

E: muoviti!

Mi abbasso su di lei,iniziando a baciarle il collo,mentre le mie mani accarezzano il suo corpo.

E: Simo perché aspetti così tanto?

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora