Capitolo 657

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Resto qualche secondo senza parole: io non so se sarei stata capace di fare una cosa simile.

E: già solo il fatto che avresti fatto una cosa così,mi fa capire quanto stupida sono stata a pensare che non potesse essere una buona idea.

L: non sai come sono contenta.

E: allora....che é successo dopo che io e Simone ce ne siamo andati?

La guardo con un'espressione leggermente maliziosa e
lei,arrossendo,abbassa lo sguardo ancora una volta imbarazzata.

E: oh mio Dio! Devi dirmi tutto! Noi ci diciamo sempre queste cose,con tutti i dettagli.

L: ma é diverso questa volta: é tuo fratello!

E: appunto! É la prima volta che ha una ragazza fissa.

L: tecnicamente non sono ancora la sua ragazza.

E: credimi,se ti ha dato quella lo sei.

Mi metto a ridere,indicando la spilla attaccata alla sua manica.

L: ma é una normale spilla.

E: lo sai cosa significa per lui e sai che l'unica a cui l'abbia mai data sono stata io. Non te l'avrà chiesto ufficialmente,ma lo sei cara mia.

L: dici? Alla fine ci siamo visti solo per due giorni.

E: vi conoscete da molto prima e comunque se non te lo chiederà
come si deve,mi sentirà!

L: e lui che pensava che te la saresti presa! Ora non ci crederà che facciamo squadra contro di lui.

Rimango perplessa per le sue parole: davvero Kurt aveva pensato che sarei stata contraria a questa cosa? Beh è mio fratello e mi conosce alla perfezione,quindi non dovrei poi stupirmene più di tanto.

L: comunque lui ha passato la notte di martedì con i tuoi in albergo e poi io l'ho raggiunto alla mattina.

E: hai passato la mattinata con i miei?

L: sì,Kurt non li vedeva da tanto ed era giusto che almeno il poco
tempo che loro avevano,lo passassero con lui.

E: ti rendi conto che se le cose vanno come devono andare,tu
diventeresti a tutti gli effetti mia sorella?

L: sisters in law!

E: non vedo l'ora di dirlo a Simone! Darà di matto!

L: mi odierà!

Scoppiamo a ridere,poi Lauren mi racconta il modo in cui hanno
trascorso quelle due giornate. Dopo aver accompagnato i miei
all'aereoporto,hanno passato il pomeriggio in giro per Roma. Kurt ha portato le sue cose da Irama ed Einar,ma ad eccezione di loro,non ha parlato molto con gli altri perché hanno passato insieme anche la giornata prima di partire. Finiamo di parlare che sono già le otto,così scendiamo di corsa trovando tutti già nella sala per la cena. Siamo tutti insieme nel tavolo grande perché sono rimasti solo Bryan,Grace,Sephora e Zic. Ovviamente tra tutti il primo a monopolizzarmi é Einar: riesco infatti a fare a malapena le mie.congratulazioni a Bryan che inizia a farmi domande. Le stesse che ha fatto a Simone a suo dire,ma insiste a farmele per vedere se do la sua stessa versione. Gli altri riempiono allora di domande Simone,visto che Einar non sembra volermi condividere con nessuno. Riesco tuttavia a parlare con Sephora e Grace,ma solo perché si coalizzano con Einar aiutandolo nel suo interrogatorio. Per tutta la cena peró noto che Simone rimane abbastanza distaccato e credo proprio sia per la sua macchina. A quanto pare Irama vuole godersi ogni minuto e fino a mezzanotte credo che Simone non vedrà tornare la sua "gemma" nel parcheggio. Finita la cena,rimaniamo tutti a parlare degli argomenti più vari: me e Simone,il nostro essere sposati,quello che era successo a loro in quei giorni,il programma,la puntata e il serale che di lì a breve sarebbe iniziato. Avendo ormai delle lezioni più che altro di ripasso,avremmo dovuto essere agli studi per le dieci,quindi decidiamo di trattenerci più del solito. Simone esce per fumare una sigaretta con Zic ed Einar,ma quando loro tornano lui non é con loro. Do un'occhiata all'ora ed essendo le undici,capisco subito,così lo raggiungo. Lo trovo seduto sulla panchina,con lo sguardo fisso all'entrata del parcheggio e vederlo così in ansia,mi strappa inevitabilmente un sorriso.

E: aspetti qualcuno?

Devo averlo preso alla sprovvista,perché si gira verso di me di
scatto,quasi sorpreso di vedermi lì.

B: entra dentro che fa freddo.

E: non fa freddo Simo.

Gli sorrido,guardando la felpa che ha appoggiato sulle sue gambe. É febbraio,ma non fa affatto freddo: é fresco,ma fuori si sta bene.

B: beh meglio se ti copri,non voglio che ti ammali.

Mi allunga la felpa,così lo raggiungo e sedendomi di fianco a lui,mi metto la felpa sulle spalle. Non ho freddo,ma non mi avrebbe lasciato in pace se non l'avessi messa almeno in questo modo.

E: allora,che fai qui?

B: lo sai. Non farmi essere ancora più ridicolo,facendomelo dire ad alta voce.

E: non sei ridicolo. Il coprifuoco però,é a mezzanotte.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora