Capitolo 631

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Abbassa per l'ennesima volta lo sguardo,raccogliendosi le ginocchia contro il petto e stringendosi tra le sue stesse braccia.

B: cosa c'é?

E: mi vergogno così tanto Simo!

Se fino ad ora era riuscita a contenersi,facendo solo uscire qualche lacrima,in un secondo scoppia a piangere,nascondendo la testa sulle sue ginocchia.

B: amore....vieni qui!

Lei non si muove,così mi volto verso di lei,abbracciandola forte come non mai. Questa è la mia Emma: reagisce mettendo una corazza e tenendosi tutto dentro,finendo poi per scoppiare e tornare ad essere fragile.

E: Simo mi sono comportata come una...

B: shh! Non provare nemmeno a pensare una cosa del genere!

E: ma é vero! Mi ricordo come mi hai guardata: non sapevi nemmeno tu come comportarti.

Rimango incapace di dirle qualcosa,vorrei contraddirla,ma alla fine un po' di ragione ce l'ha: io non sapevo come muovermi.

B: Emma non é per quello: mi hai solo lasciato...senza parole.

E: oh puoi anche smetterla di girarci intorno: ti sono saltata addosso in un modo vergognoso.

B: amore siamo sposati.

E: questo non vuol dire nulla: non posso passare per la ninfomane di turno,per non dire un'altra parola.

B: non lo sei stata.

Si scioglie dalla sua posizione,portandomi le braccia al collo e
continuando a piangere,facendosi avvolgere dalle mie braccia.

B: amore devi stare tranquilla,non é successo niente di male. Eri con me,c'ero io a proteggerti.

E: Simo mi dispiace tanto.

B: va tutto bene.

E: chissà cosa penserai adesso di me. Faccio persino fatica a
guardarti in faccia,dal tanto mi vergogno.

Non sembra volersi calmare,così le prendo il viso tra le
mani,guardandola negli occhi.

B: Emma io non ti vedo diversa. Ieri eri ubriaca e ti sei lasciata
andare,ma eri con me. Sei mia moglie e anche se sembra ancora
strano dirlo,adoro come suona.

E: bella moglie che ti ritrovi.

B: stupenda.

E: Simo,io credo di doverti delle spiegazioni.

B: no,non devi. É stata tutta colpa mia: se non fosse stato per me,nulla di tutto ció sarebbe successo.

Emma si scioglie dal mio abbraccio,prendendomi poi le mani,dopo essersi sistemata il lenzuolo attorno al corpo.

E: io devo invece e vorrei che ora mi ascoltassi tu.

B: certo.

E: quando mi hai detto quelle cose,io ho ripensato a mio padre e a te. Non pensavo che per te quella storia fosse così importante e quanto tu hai paragonato le due cose,io...

B: Emma lo capisco: non dovevo parlarne.

E: quando sono andata via,sono rimasta più di un'ora al bancone di quel bar a guardare il mio cellulare.

La guardo con aria interrogativa: perché avrebbe dovuto starsene con gli occhi su quello schermo?

E: continuavo a leggere il messaggio che mi hai mandato e come una stupida mi sono messa a parlare di te con il barman.

B: me lo hai detto. Avrei preferito parlassi con me,ma dovevi sfogarti in qualche modo.

E: poi ho iniziato a bere sempre di più e mi ricordo che un ragazzo mi si é avvicinato e abbiamo parlato.

B: ah,é vero,quello a cui dovrei spaccare la faccia. Ti ha fatto
qualcosa?

Emma scuote la testa,poi si sfila la fede dall'anulare sinistra,mostrandomela.

E: lui mi ha chiesto di fartela pagare.

B: andando a letto con lui: motivo in più per ammazzarlo.

E: ti ho detto quello che mi ha detto: lui continuava a parlarmi di come avrei potuto vendicarmi con te,ma io guardavo questa.

Accarezza la fede con il pollice,tornando a far scorrere delle lacrime sul suo viso.

B: amore,lo so che non avresti mai fatto nulla di male: lo sai che mi fido di te. Nemmeno con tutto l'alcol del mondo in corpo potremmo farci del male.

E: io ero così arrabbiata Simo.

B: lo so.

E: ma non per quello che pensi: io ero arrabbiata con me stessa.

Le accarezzo le guance,togliendole quelle odiose lacrime che le
corniciano il viso.

B: amore perché mai dovevi essere arrabbiata con te stessa? Tu non hai fatto niente.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora