Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4

Capitolo 601

Quando ha detto del sogno,non pensavo che si riferisse ancora a quel tipo di sogno. Tolgo la mano dalla sua e senza rendermene conto,alzo gli occhi al cielo.

B: Emma per favore,hai detto che mi avresti creduto.

E: ti credo,solo che...

B: ti chiedo solo di ascoltarmi.

Annuisco e avvicino di nuovo la mia mano alla sua,mentre Simone si gira con la sedia completamente verso di me.

B: so cosa pensi: pensi che é soltanto un sogno e che tutto quello che ti diró,é il frutto di un condizionamento,ma non é così.

Dice queste parole nel giro di pochi secondi,quasi senza riprendere fiato.

E: Simone ti ascolto. - lo guardo rassegnata - Ma stai tranquillo.

Prende un respiro profondo,chiedendomi di non interromperlo e dopo avergli detto di sì,inizia finalmente a parlare.

B: non é importante il sogno in sé,ma quello che ho scoperto. Alex é nato il 25 dicembre 2018,mentre Emily il 13 settembre 2023. Ho fatto qualche calcolo e per quanto riguarda Alex sembra che tu debba...

E: Simo io non sono incinta,già te l'ho detto ieri.

B: lo so.

I suoi occhi sono severi,come poche volte li ho visti prima,forse per il fatto che l'ho interrotto.

B: ora ti sembrerà strano,ma ho visto troppe cose mi che fanno pensare che quello non sia solo un sogno. Quindi devi ascoltarmi: so che non sei incinta,ma dobbiamo assicurarci che tu non lo diventi.

E: Simo non ti seguo.

B: lo so,per questo devi fidarti e non necessariamente capire. Potresti rimanere incinta di Alex verso marzo o aprile e noi dobbiamo evitarlo.

E: a me va benissimo,ma non c'é nessun Alex Simo. Lo so che i sogni che abbiamo fatto sono stati particolari,ma non sono davvero il nostro futuro.

Ieri quando mi aveva chiesto se ci credevo,non pensavo credesse così tanto in questo sogno: é vero che ci sono state delle coincidenze,ma non possono definirsi reali.

B: Emma ti prego,prova solo a credermi per un secondo: lo sai anche te che ci sono troppe coincidenze.

E: Simo ci eravamo lasciati in un modo bruttissimo. Immagino sia normale che il nostro subconscio ci volesse far pensare l'uno all'altra e casualmente abbiamo sognato più o meno le stesse cose.

B: no,tu non capisci! Che tu mi creda o no,se non stiamo attenti a Natale ci ritroveremo con un bambino.

Mi viene da ridere,ma Simone mi tira leggermente le mani,tornando a guardarmi con i suoi occhi seri.

E: Simo siamo già attenti,ti ho detto più di una volta di fidarti: guarda che un figlio a diciannove anni nemmeno io lo voglio eh!

B: appunto!

I nostri toni di voce si sono ritrovati ad alzarsi senza neanche che ce ne rendessimo conto,Simone se ne accorge e mi accarezza la mano.

B: Emma scusa.

E: non devi scusarti,ma capisci che sentirti fare dei discorsi così di prima mattina,non é normale?

B: lo so,ma hai detto che ti saresti fidata.

E: e voglio farlo: ho creduto a tutto quello che Cecilia ha detto su di noi e non é esattamente qualcosa di "normale".

B: e allora perché non riesci a credere a me?

E: io credo a te,ma non puoi dirmi che sognando riusciamo a vedere il nostro futuro: suona bizzarro persino a dirlo.

Simone abbassa lo sguardo,sbuffando,ma continuando a stringermi le mani.

B: ascolta io ci ho pensato e credo che questa cosa sia un vantaggio: se conosciamo il futuro,questo vuol dire che possiamo cambiarlo.

E: noi non conosciamo proprio...

Con un rumoroso "shh" e un dito davanti alla bocca,Simone mi zittisce subito.

B: io non sono pronto ad avere un bambino per Natale e so che nemmeno tu lo sei. Quindi d'ora in poi la tua pillola non basterà più.

E: tutta questa pazza storia per dire che da oggi in poi userai il preservativo?

Alzo il sopracciglio ironica,ma nello stesso tempo un po' scocciata da tutto quel discorso inutile.

B: Emma io ti amo da morire: sei stata l'unica persona che sia stata capace di far tornare a battere il mio cuore.

E: Simo non devi dire per forza ques...

Mi interrompe di nuovo,pronunciando di nuovo quel monosillabo ormai davvero irritante.

B: no sono serio: non voglio che pensi che non la voglio una famiglia con te.

E: non l'ho mai pensato.