Biondo ed Emma - Ricordati di ... 4

Capitolo 713

Colgo subito il suo riferimento e inevitabilmente,mi vengono gli occhi lucidi. Di solito non avrebbe nemmeno dubitato che facessi il bis,ma in questo caso era chiaro il perché me lo avesse detto.

V: Emmì,allora?

E: mi ha fatto gli auguri di buona Pasqua e ha preparato il tiramisù per tutti.

I: sicura non sia solo per te?

E: non so se considerarmi offesa: credi davvero che saprei mangiare tutta quella roba.

Irama lancia un'occhiata a Valentina,per poi girarsi entrambi verso di me e muovere la testa su e giù.

E: beh,mi ha scritto di dividerlo con tutti,ma io voglio comunque la doppia razione.

I: mi sembra giusto.

Irama serve tutti e prima di mangiarlo,ringraziamo tutti Simone,anche se non ci avrebbe mai sentito. Anche Irama aveva fatto avere un piccolo regalo a Nicole,ma non mi aspettavo che Simone mi facesse qualcosa: io non ho fatto niente e questo mi fa sentire un po' in colpa. Dagli sguardi che Simone mi aveva lanciato in puntata,sono riuscita a capire che era molto preoccupato per me: gli avevo detto che mi sarei presa solo un po' di tempo per dirlo alla produzione,ma ogni giorno prima di andare a letto,rimanevo a pensare e non mi sentivo ancora
pronta. Non ho la certezza scientifica di essere incinta,ma io conosco il mio corpo e oltre ad avere ancora un ritardo che aumenta ogni giorno,ho la sensazione che qualcosa non vada come al solito. Quel test puó aver sbagliato,questo ritardo puó essere un caso e solo una visita mi potrebbe dare un esito certo. Forse mi sto fasciando la testa prima ancora di cadere,ma non posso evitare di sentirmi diversa. Avrei tanto voluto poter parlarne con Lauren: lei avrebbe sicuramente saputo cosa dirmi. Aver visto Simone per quel poco tempo da un lato mi ha fatto stare bene,ma ora ha solo accresciuto il bisogno di sentirlo e vederlo. Grazie ai festeggiamenti e ai giochi tra di noi,riusciamo a passare una bella Pasqua: avevamo preparato talmente tante cose che avremmo avuto anche la cena pronta. Verso le sei vado a farmi una doccia per rilassarmi un po' e mentre sono intenta a cercare cosa mettermi nell'armadio,vedo un pezzo del mio abito da sposa uscire dalla valigia. Mi abbasso per rimetterlo dentro e una lacrima silenziosa ed isolata,scende lungo il mio viso.

V: Emmì,non é che hai visto il mio caricabatterie?

Mi asciugo velocemente il viso senza dare nell'occhio e le indico il mio comodino. Lei lo prende,mettendo in carica il suo cellulare,ma invece di uscire,si ferma poi davanti a me.

V: tutto bene?

Annuisco cercando di far finta di niente e tornare a cercare
nell'armadio,ma lei mi prende il viso voltandolo verso di lei e
guardandomi.

V: hai pianto?

E: no,ho fatto la doccia: credo sia normale avere qualche gocciolina in giro.

V: ti é andato il sapone negli occhi?

E: perché?

La guardo confusa: dal suo tono di voce sembra che le stia davvero a cuore la salute dei miei bulbi oculari.

E: no.

V: allora hai pianto.

E: ti ho detto di no.

Le sorrido,facendo davvero finta di niente,ma a quanto pare mi ha proprio scoperto e non c'é modo per distoglierla dal volerne sapere di più.

V: é per Biondo vero?

E: sto bene Vale.

V: infatti se non fossi entrata ti saresti messa a piangere senza
aspettare un secondo.

E: probabilmente.

V: vuoi parlarne? Tu l'altro giorno mi hai aiutata quando ero giù per la mancanza di Tommy,devo restituirti il favore.

Mi sorride,accarezzandomi il braccio: anche se fa tanto la forte
Valentina ha un unico punto debole,suo figlio. Ovviamente dopo
qualche giorno aveva iniziato a sentire la sua mancanza: sapeva che stava bene a casa con i suoi,ma di solito gli telefonava sempre per parlargli,ma qui non era possibile.

E: io...io non posso,non qui.

V: é una cosa grave?

E: insomma...

Valentina mi guarda spaventata,prendendomi il braccio e portandomi in bagno: non sono preoccupata per le telecamere,perché alle sei e mezza le spengono,ma non essendoci la porta poiché le camere danno direttamente sul salottino,non voglio rischiare che ci sentano.

V: dimmi tutto.