25 giugno 1986.
Mio fedele amico rieccomi e da qualche giorno che non affido a te i miei pensieri. Ma non ho avuto tempo, sono stati giorni intensi mentre i miei fratelli sono a lavorare in campagna e mio padre anche, tutto il santo giorno, invece mia madre e le mie sorelle vanno in giro per mercati a comprare delle stoffe per preparare quel poco corredo che ci possiamo permettere per Michela, Rosalia glielo ricama ha delle buone mani e suo sarà il compito con l'aiuto di mamma. Io corro da Nino ai nostri appuntamenti furtivi scappo come una ladra monto in bicicletta e corro dal mio amore. Appena ci vediamo scappa subito un bacio un bacio vero, e mi porta in quella vecchia baracca. Appena entrata c'è una piccola tavola con delle rose gialle Nino sa che mi piacciono molto, un fornello a due poggiato su delle assi, e poi un letto, dove noi ci buttiamo e ci teniamo stretti e si parla di progetti e che è una cosa provvisoria che lui stia lì non ha altro posto dove andare a dormire.
Ci diamo tanti baci e carezze e lui come al solito cerca di mettere le mani in altri posti e sa che non mi va, ma insiste sempre di più e io per l'ennesima volta tremo e mi irrigidisco. Poi gli ho chiesto perché non andasse a lavorare con i miei fratelli in campagna, ma lui non ha voluto rispondere ho percepito l'ennesimo scatto d'ira. Allora mi sono alzata ho preso la bicicletta e sono andata via. Ovvio dopo un lunghissimo bacio con la lingua e stato strano però credevo che mi facesse schifo invece no. Solo ho sentito una strana sensazione. Adesso vado a cenare. A presto.
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Ricordi di un diario||Prima Parte
General FictionPina è una donna che, fin da bambina, condivide i suoi pensieri e la sua vita su un piccolo quaderno che considera un diario. Dall'innocenza di una piccola bambina si passa alla realtà di una donna che dovrà sfidare delle circostanze di un mondo pie...