Capitolo 114

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8 febbraio 1987
Caro diario oggi come tutti giorni scorrono uguali lavoro, casa, casa, lavoro, niente di nuovo a parte che ieri mentre che ero in negozio e il mio datore era al bar come al solito a prendermi la colazione quello zoticone di suo figlio mentre stavo sistemando delle scatole con una scaletta su degli scaffali mi guardava sotto la gonna, stavo per cadere e mi ha toccato il sedere. Ma gli ho dato un occhiata e gli ho chiesto di tenere le mani al suo posto. Lui per risposta si è fatto un sorrisino senza dire nulla.
Poco dopo e arrivato suo padre e si accorto che ero nervosa e mi ha chiesto cosa era successo perché ero così. Io gli risposto che stavo per cadere e mi sono presa solo uno spavento, tutto qua. Stava nel frattempo l'ora di chiusura ho pulito e me ne sono andata salutandolo..
Adesso sono a casa ma nel frattempo la mia vicina mi ha chiamata dicendo che c'era una lettera ho pensato a Vincenzo e già così in poco tempo tre lettere mi sono sentita bene e che forse in lui c'era un vero interesse nei miei confronti, ma vedendola non era sua ma finalmente erano notizie di Nino dopo oltre un mese, non so se, aprirla spero che siano buone notizie, ora la apro e leggo a dopo.
<<Amore scusa, se non ti ho più scritto e ciò non significa che io non penso a te ma mi sono fatto coraggio e lo fatto. Spero che non penserai male di me ma purtroppo ho perso il lavoro, ma sto qui a Palermo in cerca sperando di trovarne un altro per cui guadagnare di più, sono ospite sempre da un amico che nonostante non lavoro più con lui mi ospita. Appena posso verrò giù in paese ovvio dopo aver trovato un altro lavoro sono in attesa di due risposte. Spero bene ti amo il tuo e sempre Nino >>. Eccomi amico diario sono rimasta delusa, dalla lettere che ho ricevuto da Nino. Ma devo oramai abituarmici. Adesso ho sonno.. A presto.

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