Capitolo 186

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Dopo aver finito di servire il caffè con i pasticcini, papà mi fa sedere accanto a lui io lo fisso  sembra serio in faccia poi mi dice  :<<si tu lu voe a mia mi sta bene, l'importante chi facite  i cose serie >>io gli rispondo che era ovvio e anche lui  risposto che da parte sua era una cosa seria. Poi mi sono alzata e  ho abbracciato papà e mamma. I miei fratelli erano contenti e anche le loro fidanzate. Poi  dopo esserci rilassati un po' tutte e due   Vincenzo mi ha dato una bacio sulla guancia. Era felice e lo stesso io. Finalmente  ci potevamo amare alla luce del sole. Poi mio padre mi dice : <<ora si voe ti po' fare na passeggiata però comportative bone  e giuriziuse un facemo pallare a nuddro>>ero felice come una pasqua, e così siamo usciti io e Vincenzo a fare una passeggiata mano nella mano, il tempo fuori era discreto, ma non mi importa voglio stare sola con lui, ho voglia di baciarlo. Ci stiamo incamminando il mio braccio sotto al suo, la nostra vicina ci guarda e sorride  dicendomi :"auguri Pinuccia"ero fiera di Vincenzo Messina. Un ragazzo  bello, lavoratore, serio. Stavamo  passeggiando, ad un tratto ho visto Nino in compagnia di Mario, e  ho un po' paura che faccia qualche fesseria, era fermo con la sua vespa  e ci fissava con quegli occhi quasi pieni di  odio e di cattiveria temevo il peggio. Poi ha acceso il motore ha lasciato Mario li e andato via di corsa. Ho fatto un sospiro di sollievo. Vincenzo mi ha guardata e mi dice che gli sembra di conoscere quel ragazzo, si lo conosceva e mi dice :<<ma quello è il ragazzo di cui ti avevo parlato qualche tempo fa che il mio professore è ora socio abbiamo aiutato ad uscire di galera per quella tentata rapina e qualche furto di poco conto. >>continua a chiedermi se era lui quel Nino di cui gli parlavo e io ho risposto subito no, che non era lui e che non lo avevo mai visto. Si gli ho mentito, non sono stata sincera non volevo che criticasse una mia simile scelta. Poi siamo tornati indietro dicendo che si avvicinava l'ora di cena e dovevamo rincasare e  ci siamo avviati verso casa.
Arrivati papà e i gemelli erano fuori a fare compagnia mentre lui fumava il suo sigaro, e mamma e le ragazze erano intente a preparare la cena e io sono entrata ad aiutarle.
Erano quasi le otto la cena era già pronta  e io e mamma abbiamo preparato la tavola con il  servizio di piatti buoni, le posate e bicchieri buoni. Mamma mi guardava e mi sorrideva. Adesso era tutto pronto
Continua..

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