7 novembre 1987
Caro diario oggi mi sono alzata di buon'ora la notte scorsa e stata particolarmente stupenda, io e Vincenzo per poco non facevamo l'amore non so se per lui sarebbe stata la prima volta., ma per si. Ma quel rumore della finestra mi ha fatta spaventare, lui fra un po' deve tornare in città, tutto è andato bene ieri, più che bene a dir la verità. I gemelli sono andati già via stamani, papà fra poco adesso vado a preparare la colazione così Vincenzo verso le nove prende la macchina e si metterà in viaggio non lo lascerei andare via ma deve andare a lavorare magari nel pomeriggio, adesso vado a più tardi.
Sono in cucina a preparare la colazione e qualcosa pure per papà per il lavoro. Adesi busso e chiamo Vincenzo, ecco già è vestito pronto per la colazione e anche papà e mamma si sono appena alzati dopo il bacio del buongiorno a mia madre e uno a mio padre finalmente si fa colazione.
Già sono le otto ma sta per avviarsi e saluta Vincenzo e mia madre con un bacio e se ne va uscendo dalla porta mi dice :"mi raccumanno a to matre", anche Vincenzo si alza e saluta mamma, e io lo accompagnato fino in macchina e lo bacio. Mete in moto la macchina e anche lui sta per andare a, Palermo gli ho dato un regalino per la nostra figlioccia Teresa un piccolo orsacchiotto che spingendo un pulsante che è si trova nella pancia suona. Vedo allontanarsi e nell'altro angolo della strada di nuovo Nino che mi osserva io fingo di nulla e corro subito in casa. Mamma nel frattempo e rifare il letto nella sua stanza sento un rumore come se si fosse rotto qualcosa corro di tutta fretta e vedo che è per terra svenuta vado in confusione e corro da fuori la porta la chiamo e gli dico di correre subito in casa e lei si precipita e gli riferisco che mamma e a terra svenuta e da sola non riesco a metterla sul letto da sola corriamo e la prendiamo entrambe e riusciamo a metterla distesa sul letto lei mi dice di prendere dell'acqua fresca e così vado in cucina ritorno e lei prova a farla rinvenire con dei piccoli schiaffi in faccia nel frattempo io le alzo le gambe gli dico di fargli annusare il profumo come ho fatto l'ultima volta e così fa dopo qualche secondo finalmente rinviene e tutte facciamo un lungo respiro di sollievo.
Mamna sembra un po' confusa dice che non ricorda nulla. Io e la mia vicina ci guardiamo in faccia e poi gli rispondo che non fa niente l'importante essersi ripresa e mi sono seduta accanto a lei.
La mia vicina si assicura che tutto tranquillo dopo una mezz'ora che stata li con noi e se Neva dicendo che per qualsiasi cosa lei a nostra disposizione, la ringrazio e se ne va.
Ho abbracciato mamma forte e mi sono messa a piangere. Lei poi ha cercato di calmarmi mi ha fatta appoggiare sulla sua spalla dicendo che era tutto passato stava un po' meglio e per l'ennesima volta mi prega di non dire nulla a papà. E io stupida glielo promesso.
Adesso la faccio riposare e io mi occupo della casa. Ma questo è il suo secondo svenimento in pochi giorni e penso nonostante l'intervento e l'esportazione di quel tumore perché continui a stare male.
Ma devo chiamare Rosalia e raccontargli tutto. Finito di sistemare casa ho chiamato Rosalia e glielo racconto lei mi dice che il medico glielo aveva detto che nonostante l'esportazione avrebbe potuto ripresentarsi il tumore perché quello che aveva era maligno, ma così in poco tempo no. Io ascolto confusa e lei continua a parlare e io non ascolto. Ad un tratto mi chiede se c'ero ancora gli rispondo che si e ho riagganciato senza nemmeno salutarla.
Continua
STAI LEGGENDO
Ricordi di un diario||Prima Parte
Ficción GeneralPina è una donna che, fin da bambina, condivide i suoi pensieri e la sua vita su un piccolo quaderno che considera un diario. Dall'innocenza di una piccola bambina si passa alla realtà di una donna che dovrà sfidare delle circostanze di un mondo pie...