24 luglio 1986.
Caro diario oggi nel pomeriggio andrò al solito posto a cercare Nino. Mentre i miei genitori andranno con le mie sorelle in giro per negozi nei paesi limitrofi a Cefalù e i miei fratelli sono a lavoro io vado cercherò di non perdere tempo e di rincasare prima. Si non voglio dare sospetti visto che i miei in famiglia non vedono più di buon occhio Nino dicendo che è diventato un fannullone e che non ha la testa apposto. Adesso vado a dopo.
Eccomi sono le sette approfitto di esser sola a casa menomale non ho nulla da temere. Sono andata in spiaggia precisamente nella baracca dove Nino vive. Ho bussato chismandolo ad alta voce avevo un po' paura a dir la verità. Mi sono in camminata verso il letto c'era Nino con una bottiglia in mano vuota, era come se fosse stordito. Lo strattonato e non si è mosso, ho preso l'acqua che c'era nel vaso dove c'erano le rose appassite dall'ultimo incontro e gliela buttata addosso e aperto gli occhi. Mi ha chiesto : <<chi ci fai ca? >> e io : <<ti vinne a circare visto cu nu fai tu!! >>. Allora se ne rimasto zitto per qualche secondo e a provato a baciarmi. Ma io con la testa mi sono tirata indietro non volevo l'alito puzzava è molto ma mi ha presa e baciata e io che ho fatto? Niente capisci. Ma è più forte di me non posso farne a meno. Il resto te lo racconto domani.
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Ricordi di un diario||Prima Parte
General FictionPina è una donna che, fin da bambina, condivide i suoi pensieri e la sua vita su un piccolo quaderno che considera un diario. Dall'innocenza di una piccola bambina si passa alla realtà di una donna che dovrà sfidare delle circostanze di un mondo pie...