Capitolo 199

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24 dicembre 1987
Caro diario oggi e la vigilia di Natale fa freddo stamani e alzarmi dal letto e un po dura ma devo farlo poi ho dormito poco o niente pensavo ancora ad Enzo, so di esserne più che certa che lo amo. Ma c'è da aspettare prima che mi conceda a lui. Al momento giusto o un posto poter stare tranquilli e rilassati lontano da occhi indiscreti e soprattutto lontano dalla mia famiglia. Sennò saranno guai al solo sospetto mi ammazzerebbo.
Adesso vado a più tardi forse.
Sono le dieci del mattino e mamma ed Enzo si sono appena alzati io già ho fatto un po' di faccende ed è una bella giornata, più tardi vorrei fare una passeggiata con Enzo e starmene un po' da sola con lui goderci un po' di intimità. Ho preparato la colazione del latte e caffè e  i biscotti di ieri.
Dopo andremo a fare la spesa per la cena di stasera e per domani.
Adesso vado a più tardi..
Sono quasi  mezzogiorno  Enzo si è cambiato d'abito e io anche, mamma ci ha dato  la lista della spesa lei invece preferisce stare a casa.
Ci prepariamo per uscire.
Ci mettiamo in macchina e ci avviamo. Adesso siamo al supermercato e prendiamo il carrello per mettere la spesa, lui mi chiama mogliettina e mi chiede se le cose che sta prendendo sono giuste e io gli dico di sì, mi fa arrossire.
Ci mettiamo in fila ala cassa c'è una confusione c'è un sacco di gente finalmente e io nostro turno dopo quasi un'ora di attesa. Finalmente mettiamo tutto in macchina e siamo a casa. Prendiamo il tutto e portiamo dentro casa io inizio quasi subito a sistemare   metto tutto al proprio posto.
Mamma e un camera gli dico che è stato tutto comprato lei si alza e si accinge verso i fornelli ed Enzo si mette il grembiule e la aiuta. Io rimango sbalordita se la cava proprio come cuoco, poi oggi papà e i miei fratelli verranno prima visto che è la vigilia e poi  i ragazzi dopo pranzo devono lavarsi e cambiare d'abito andranno a cenare dai suoceri.
Nel frattempo sono quasi le tre oggi si pranza tardi vedo che sono arrivati la tavola e apparecchiata il tempo che  si lavano le mani e ci accomodiamo.
Finalmente ho molto appetito polpette al sugo a me piacciono molto anche il resto della famiglia le ha gradite e persino Enzo.
Finito il pranzo io sparecchio ed Enzo si offre ad aiutarmi a lavare i piatti gli dico di no ma lui ha insistito tanto e lo fatto fare.  Mio padre si fuma il suo sigaro prende il suo caffè e poi va a farsi una doccia. Mamma rimane in cucina con noi e si parla del più e del meno. Enzo continua a scherzare e mi stuzzica con i suoi scherzi, mi prende persino in giro. Io con gli occhi  me lo mangio di baci. Dopo mamma dice se prima di cena vogliamo ci da il permesso di andare a fare una passeggiata e io colgo l'occasione. Allora indossiamo i nostri cappotti e la sciarpe e usciamo. Ho deciso di portarlo in pazza ci sarà confusione perché c'è montato un piccolo mercato di Natale. Andremo a guardare qualche bancarella e passeremo un po' di tempo tutti soli.
Eccoci in piazza come previsto c'è un po' di gente , e ci mettiamo a curiosare tra le bancarelle tenendoci  mano nella mano, tutti i curiosi del paese ci osservano e così Enzo prende e mi bacia davanti a tutti e vedo Nino  che è fermo a pochi passi da noi che ci osserva. Ma sono tranquilla con me c'è Enzo  e mi sento al sicuro  così forse vedendoci si convincerà una volta e per tutte che ho un altro e si metterà il cuore e l'anima in pace.
Ci fermiamo in una bancarella ed Enzo mi compra un paio di guanti  visto che si è accorto che ho le mani gelate come un ghiacciolo. Lui invece  si compra un berretto  rosso e mi dice :<<stasera lo faccio io babbo natale >>non parla spesso in dialetto. E gli dico :<<certo che come babbo natale sei proprio bello>>. Mi sorride e ci avviamo verso casa sono già passate un paio d'ore da quando siamo usciti, dovevo aiutare mamma a preparare la cena.
Continua...

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