Capitolo 140

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Dopo finita tutta la festa era quasi  la mezzanotte sono salita in macchina con Vincenzo, suo fratello è andato con altri parenti mi chiesto se prima di rincasare se avessi voluto fare un giro e io gli ho risposto di sì però non dovevamo fare troppo tardi domani avrei dovuto partire anche se non ne avevo voglia ma si forse rimanevo anche per la pasquetta. Comunque mi ha portato di nuovo nel posto della scorsa volta . Stavolta siamo scesi dalla macchina si stava bene con una coperta che aveva la messa  suula sabbia e abbiamo parlato un po'. Poi sine fatto coraggio e mi confessato una cosa, e che non frequenta va l'università per fare il medico bensì per fare l'avvocato penale. Io lo guardato e gli ho detto che mi importa va  e che se prima aveva deciso di fare il medico eppoi aver cambiato idea evidentemente era una sua libera scelta. E che non mi ero offesa anzi di averlo confessato in tempo gli faceva onore e che la stima che avevo per lui continuavo ad averla. Di stare tranquillo. Poi mi ha fatto un altra domanda se avessi avuto notizie Nino, scusandosi per l'indiscrezione. Io gli ho risposto con sincerità che era da tempo non si facesse vivo e ne tramite lettere,e che questo suo silenzio mi preoccupava e avevo pensato che gli fosse successo qualcosa di grave, lui mi ha messo la mano sulla spalla dicendo che forse non aveva tempo magari aveva paura o peggio temeva di deludermi  non dandomi buone notizie da parte sua. Poi c'era un leggera brezza il mio vestito nonostante avessi un giacchino mi faceva sentire freddo allora si è tolto la giacca e me la poggiata sulle mie spalle con un vero gentiluomo.
E poi mi abbracciata provando a riscaldarmi, stavi bene con lui volevo chiedergli di baciarmi ma sei sembrata sfacciata ma non c'è ne stato di bisogno di parlare ha fissato i miei occhi come sempre è mi ha dato un bacio leggero da sfiorarmi le labbra, e visto il mio consenso me ne ha dato un altro più appassionato ho provato un brivido  profondo sulla schiena, ci siamo distesi sulla coperta e ha cominciato ad accarezzarmi fra le gambe piano piano e io lo lasciato fare perché mi piaceva si mi sentivo rilassata e nello stesso tempo ardere e lui ha continuato e io fremevo si era tanto che non mi sentivo così, una sola volta era successo è con Nino. Questa era la seconda volta  che mi accadesse da provare vergogna e piacere. Appena ha percepito il mio piacere anche lui incominciava a fremere e si è messo sopra a provato a sfilarmi le mutandine ma li mi sono irrigidita e gli ho chiesto di fermarsi che non volevo che non ero pronta  ha compreso e si è tolto. Gli ho chiesto di  perdonarmi e che la colpa era solo mia, ma lui mi ha per l'ennesima volta scusa per aver cercato di approfittare di un mio momento di debolezza.
Continua...







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