Capitolo 174

1 1 0
                                    

29 settembre 1987
Eccomi e mattina presto, adesso aiuto mamma a vestirsi e mentre papà prepara qualcosa da mangiare per il viaggio e del caffè. Ecco sono con la mamma la sto aiutando ad alzarsi e vestirla, mi accingo a prendere le valigie e portare in cucina, aspettiamo il taxi che venga a prenderli, ma Na mi raccomanda di stare attenta a casa e se avrei avuto bisogno di rivolgermi alla vicina. E stare a casa chiudendomi a chiave mentre i gemelli erano a lavoro, anche papà mi dice le stesse cose di stare attenta. Poi li ho abbracciati entrambi e dopo qualche bacio era già arrivato il taxi.
Li aiuto a portare le valigie, il tassista, accende il motore e vanno via.
Vado per incamminarmi verso la porta senti un suono e Nino è in compagnia di quel verme di Mario si Mario il figlio del mio ex datore di lavoro. Entro in casa di fretta e chiudo la porta a chiave. Adesso sono sola ho paura, adesso finisco le faccende  di casa e vado in camera mia. Metto un po' di musica per rilassarmi accendo la radiolina che hanno portato i ragazzi dal loro viaggio. Provo a rilassarmi. 
Mi sveglio sono le tre del pomeriggio ho dormito un bel po' forse la stanchezza. Ma sento ancora lo stesso rumore, guardo tra le fessure delka finestra ancora lui, si ancora lui  Nino. Accidenti non vuole smettere di tormentarmi. Non vedo l'ora che siano le cinque così arriveranno i miei fratelli e starò più tranquilla.
Adesso faccio una doccia ho bisogno di rilassarmi.
Sono già le quattro e mezza mi vesto, e incomincio a preparare da mangiare per noi tre.
Farò un minestrone un piatto veloce, e spero che non escono stasera con le loro fidanzate.
Sono quasi le cinque guardo dalla finestra eccoli finalmente Ciccio e Giuseppe. Adesso sto meglio.
Li saluto, e  preparo la tavola adesso, preparo i piatti e ci mettiamo a sedere , Ciccio  mi chiede perché mi ero chiusa a chiave gli ho risposto per paura, mi chiede paura di ché, di stare da sola gli rispondo.  Poi abbiamo finito e si sono alzati per andarsene a letto erano quasi le nove nel frattempo, ho pulito tutto e sono anch'io a cambiarmi per andare a letto.
Non riuscivo a prendere sonno.
Era l'una il solito rumore di certo era Nino a quest'ora per continuare a rompere la mia tranquillità.
Adesso se ne andato finalmente provo a dormire

Ricordi di un diario||Prima ParteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora