Capitolo 189

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Si ero confusa alle parole di Rosalia allora mamma non era guarita del tutto? E le medicine che prendeva non servivano a nulla solo a farla stare peggio con continue nause, il mangiare poco. Mi avevamo mentito dicendo che era tutto apposto. Ero furiosa perché nasconderi la verità?non ero più un bambina questo era più che sicuro. Ho chiamato Michela e gli ho detto perché mi hanno mentito lei aveva provato a farmi capire che oltre che il bene della mamma era anche per il mio è che mamma non lo sapeva e di tacere magari di farla stare tranquilla e serena  di due o tre anni che gli potevano rimanere di vita dipendeva da come si elvolvesse la situazione. Le medicine servivano ad attutire quei dolori atroci che gli potevano causare quei maledetti mal di testa. Io ero ancora più confusa. Non volevo capire o credere  echo riagganciato la cornetta come avevo fatto con Lia. Io la chiamavo Lia era più bello e più moderno chiamarla così. Tutti si interessavano  alla salute di mamma tranne Salvatore mi chiedevo come mai non chiamasse anche lui era da tempo che non lo faceva. Ma adesso mi importava di mamma e  nessun'altro perché pure i gemelli mi avevano mentito e papà persino lui lo aveva fatto. E di sicuro anche Angela e Lucia non potevo più fidarmi di nessuno mi avevano mentito e spudoratamente. Erano stati dei bugiardi, si degli emeriti bugiardi ero molto arrabbiata, mi consideravano ancora una stupida ragazzina. Erano le sette il telefono squilla e rispondo e Vincenzo e scoppio a piangere lui dice di calmarmi e spiegargli tutto con calma, non riuscivo a farlo ero arrabbiata e delusa da tutti. Dopo un po'  sono riuscita a spiegargli il tutto e mi dice se voglio domani verrà dico di no e che mi sarebbe passata di stare tranquillo che poi lo avrei richiamato io con più calma. Ci siamo salutati e chiuso la chiamata
Mamma mi chiama e vado da lei mi dice che sa tutto e che gli altri mentono per il suo bene. Io la lascio parlare e provo a smentire la sua tesi, lei replica  e io non so cosa più dire o fare. Mi dice di starle vicina e farle compagnia e che più si sarebbe alzata e avremmo preparato la cena insieme. Io gli dico di sì  che va bene ma dentro avevo una stretta al cuore. Mamma lo sapeva e per tutto il tempo ha finto di non sapere nulla. Esco dalla stanza e vado nella mia.
Caro diario oggi ho saputo la verità su mamma e tutti mi hanno mentito, credono che io sia una stupida ragazzina. Sono incazzata nera. Adesso vado a presto

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