Capitolo 148

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22 maggio 1987
Caro diario oggi e il compleanno di mia madre  e il suo cinquantesimo compleanno, ho desiso di parlare con mio padre e convincerlo di portare mia madre fuori. Vado a più tardi..
Sono in cucina sono le sette adesso glielo dico mi ma faccio coraggio papà : "dimmi chi voe" ?io  :"papà picchi visto che il compleanno da mamma picchi unna poitte in pizzeria?!, lui mi risponde che soldi non ne ha e io mi propongo per darglieli di tasca mia. Lui mi dice che va bene, e lo abbraccio con fatica e lo ringrazio. Adesso vado a vestirmi per andare a scuola.
Sono appena tornata a casa per pranzo, dopo lavo i piatti mi preparo per andare a lavorare. Abbiamo pranzato papà ha preso un giorno di riposo dal lavoro so che verso le otto si prepareranno per uscire.
Ecco sono in negozio che rompipalle di Mario non c'è per mia fortuna, sono più tranquilla quando non è "davanti i pere". Adesso pulisco il negozio e vado a casa.
Sono quai le otto corro a casa voglio vedere mia madre e mio padre che escono per divertirsi un po' con l'occasione del compleanno. Entro saluto i miei mamma già si è vestita e truccata un po' sta bene, anche mio padre si avviano verso la porta lì saluto  e gli dico di fare i bravi ridendo. Adesso provo a cuocere due uova per cena per me, poi andrò va fare una doccia  metterò la camicia la camicia da notte che un po' più leggera del pigiama comincia a fare caldo. Sto cucinando le uova spero di non bruciarli mentre mi viene da ridere, lavo i piatti e comincio a prepararmi il letto. Sono la mezzanotte i miei sono rincasato lo sento ridere in camera loro  sono contenta che la serata sia andata bene per loro. Ad un tratto c'è silenzio sicuramente staranno facendo l'amore. Forse  le cose si stanno per sistemare tra loro meglio così.. Adesso ho sono spengo la luce. A domani

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