Io gli ho chiesto perché tutto ad in tratto era così serio, ha cominciato a dirmi che non voleva più partire, e che aveva paura di andare a Palermo, solo che non conosceva nessuno, e altri motivi che non riuscivo a giustificare. Dopo averlo fatto finire di parlare gli ho detto che non doveva temere nulla che io lo avrei aspettato e doveva fare dei sacrifici se ci dovevamo sistemare. Poi ancora ho continuato ripetendogli che oltre lui non esisteva nessun altro, ma lui ascoltava zitto con la testa chinata sembrava che quelle parole non le ascoltasse affatto, stavo per alzarmi e andare via, mi ha afferrata con tutte e due le mani e mi ha bloccata. E mi ha buttata sul letto e ha incominciato a toccarmi con insistenza con una mano sul collo mi ha bloccata e con l'altra in mezzo le gambe provava togliermi le mutandine con tutte le sue forze mi sentivo soffocare mi mancava l'aria, ma lui dopo averci riuscito, stava per tirarsi giù i pantaloni, ma il mio volto incominciava a sbiancare, forse accorgendosi di com'ero ha tolto la mano dal collo è si fermato. Ho ripreso a respirare piano piano, lui si è alzato tirando su la cerniera dei pantaloni. Mi ha guardata senza dire nulla ed è uscito fuori. Mi sono alzata è senza dirgli niente e me ne sono andata via con la bicicletta. Durante il tragitto verso casa non ho fatto altro che pensare che forse non era il ragazzo adatto a me.. E poi quella sensazione di sentirmi sporca si era presentata.
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Ricordi di un diario||Prima Parte
General FictionPina è una donna che, fin da bambina, condivide i suoi pensieri e la sua vita su un piccolo quaderno che considera un diario. Dall'innocenza di una piccola bambina si passa alla realtà di una donna che dovrà sfidare delle circostanze di un mondo pie...