Ricordi di un diario||Prima Parte

Capitolo 147

Cari diario 20 maggio  prima di andare a scuola affido i miei pensieri la sera avvolte sono troppo stanca, tra scuola, il lavoro al negozio e persino a casa cerco di stare  attenta  a sistemare prima che vado a letto, magari per alleggerire la mattina mia madre dalle faccende di casa, lasciando la mia stanza con il letto rifatto bella pulita, in questi ultimi tempi mi sembra un po' più affaticata, cerco di evitarle le cose più pesanti da fare, provo persino a cucinare con poco successo avvolte ma faccio del mio meglio. Le voglio un gran bene però vorrei che si prende se più cura di sé stessa. Magari farsi i capelli più spesso, comprarsi qualche abito nuovo adesso non dico che possiamo esagerare con certe spese ma qualche cosa in più ce la possiamo concedere, fra qualche giorno compie il suo cinquantesimo compleanno e vorrei tanto che mio padre la portasse fuori magari a mangiare una pizza magari, al cinema o a ballare come quando erano giovani e la corteggiava, ogni tanto portarle un fiore. Potessi io vederla felice come merita lo avrei fatto con tutta me stessa. Ma non posso fare più di tanto, se papà non lo farà glielo darò io i soldi per festeggiare insieme il suo compleanno ho qualcosa messa da parte in questi mesi che ho lavorato non molto ma quelli sufficienti per una pizza, e magari per andare al cinema.
Spero tanto che mio padre torni  presto ad essere quello di una volta.  Questo bere tra noi ha creato diverse incomprensioni, era l'uomo ideale che un giorno avrei cercato per me lavoratore, onesto, e rispettoso con tutti soprattutto amorevole con noi figli. Chissà cosa ha per la testa spero che non abbia di nuovo dei debiti di gioco. Questa volta si che dovrà arrangiarsi. Io mio aiuto non lo avrà di certo.. Adesso andrò a dare la buona nottevaxniacmadre e andrò subito a letto. Anche incomincia a fare un po' caldo la sera. Ciao a presto