Capitolo 152

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28 giugno 1987
Oggi sono un po agitata I miei andranno a Palermo all'ospedale per le analisi di mamma e io spero con tutto il cuore che vada tutto per il meglio. Adesso li saluto prima che si avviano. Saluto i miei e chiedo di non fare affaticare mamma più di tanto durante il tempo del viaggio a mio padre. Che li aspetta  alla stazione il marito di Anna e che lì accompagnerà lui fino all'ospedale e che li attenderà finché non finiscono  tutto ciò che  c'è da fare.  E  poi li porterà di nuovo in stazione. Speriamo bene..
Sono le otto I miei finalmente staranno per arrivare e io gli corro incontro per aiutare papà a portare mamma dentro casa. Lei dice che vuol e andare in camera per riposare che si sente stanca causa il viaggio, come al solito l'aiuto a cambiarsi e aiutarla  a mettersi a letto, per l'ennesima volta mi chiede di spegnere la luce  e chiudere la porta. Mentre mi accingo a preparare la cena in tavola chiedo a mio padre com'è andata? Lui mi ha risposto che si sapranno i rusiltati fra un mese o due. E io gli rispondo perché tutto questo tempo?! Mi dice perché è così e ci vuole del tempo.
Poi proviamo a mandare giù qualche boccone nel più totale silenzio. Sembra tutto irreale, sarà una lunga attesa, e intanto mia madre non dà accenni di miglioramento nonostante il medico gli ha dato delle medicine per farle calmare i suoi forti mal di testa. Preferisce stare sempre al buio in camera, dice che la luce gli dà fastidio. Ma io devo provare a farla stare meglio, solo con degli impacchi di acqua fredda sulla fronte lei dice che prova un po' di sollievo. Allora glieli faccio un paio di volte al giorno.
Caro diario sono preoccupata, mamma non da cenni di miglioramento, i suoi mal di testa
sono sempre più frequenti. Eppure dobbiamo aspettare i risultati il mese prossimo. Ma io ho deciso di avvisare le mie sorelle e mio fratello. Non posso tenere tutto dentro. A presto

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