21 settembre 1987
Oggi verranno a mettere il telefono a casa grazie a mia sorella Michela e sono euforica, finalmente potrò sentirmi con la mia amica Anna, con Vincenzo soprattutto visto che il giorno ventisette avrà la sua laurea non potrò esserci ma gli farò gli auguri chiamando a casa della mia amica. Fra tre giorni anche da Rosalia avremo la conferma per mia madre andare lì a Milano, Salvatore verrà il mese prossimo a trovare la famiglia.
Ecco sono le nove ho preparato la colazione per Michela e mamma sperando che riesca a mangiare , i gemelli sono a lavoro, anche papà, non si può assentare troppo da lavoro
Ecco chiamo Michela e facciamo colazione compresa mamma si è alzata dice di sentirsela di stare con noi a fare colazione, ne sono lieta parliamo un po' della vita che conduce a Napoli e che sta bene lì anche suo marito. Si lavora tanto e ritmi sono più frenetici, e che spesso vanno al ristorante a cenare e che si amano tanto e da lì che è stata la decisione dell'adozione. Che ci sono posti bellissimi e che vuole che lei e papà facciano un viaggio e andarli a trovare. Mamma sorride, ad un tratto sviene e ci fa prendere un grande spavento la prendiamo e la portiamo subito in camera, proviamo a farla rinvenire con qualche goccia di profumo e così si riprende, tanta paura io e Michela ci guardiamo in faccia. Io decido di andare dal dottore e chiamarlo e mamma risponde che non è il caso che adesso sta meglio.
Allora rinuncio ad andarci mal volentieri.
Sono le undici bussano alla porta e il figlio della vicina mi da un biglietto e se ne va via di corsa, non ho il tempo di guardare e arrivano gli operai per fare l'impianto del telefono, chiamo Michela e gli dico se può rimanere lei con loro che ho bisogno di andare un attimo in bagno. Eccola in cucina e io vado in bagno, mi chiudo e apro il biglietto e lo so chi può essere e Nino il biglietto dice :<<ti vogghio virire però presto ta parlare è urgente puro >>. Io mi sento tremare le gambe. Prendo fiato e non so cosa fare per il momento non posso incontrarlo devo pensare a mamma e poi devo trovare le parole giuste con lui e al momento non le ho pensate proprio. Esco dal bagno e Michela e sempre li, nel frattempo e quasi l'una dico a Michela che esco a comprare qualcosa da mangiare e che torno subito. Mi affretto ad uscire il tempo di girare l'angolo e chi mi trovo davanti?! Nino mi ferma e mi dice che ha bisogno di parlarmi ma gli rispondo di tutta fretta che al momento non è possibile e che lo faremo presto. Ho molto da fare e che sarò io a farmi viva con lui. Ma continua dicendo che è dadue settimane che è tornato e che io nemmeno ho provato a cercarlo. Poi di una domanda :"hai a nautro dimmi a verità ? ti risse hai a nautro?! Arrispunne >>. Io gli dico di no sapendo di mentire e che per adesso avevo altro a cui pensare. Gli ho solo detto che c'erano dei problemi a casa e abbastanza seri. Ok mi fa :" ni viremo presto vita mia" quelle parole sapevano di minaccia e pi se ne andato. Mi sono affrettata, a comprare, qualcosa da mangiare e sono corsa via subito a casa.
Ero bianca in volto infatti mia sorella mi ha chiesto cosa avevo e gli ho risposto niente.
Poi ho incominciato a cucinare, mentre gli operai avevano finito e ci hanno comunicato che già l'indomani avremmo avuto già la linea e già si poteva telefonare, mia, sorella li ha pagati e sono andati via.
Poi ha detto che ogni due mesi sarebbero arrivate delle bollette e che se ne sarebbe occupata lei a pagarle, E di stare tranquilla.
Continua...
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Ricordi di un diario||Prima Parte
General FictionPina è una donna che, fin da bambina, condivide i suoi pensieri e la sua vita su un piccolo quaderno che considera un diario. Dall'innocenza di una piccola bambina si passa alla realtà di una donna che dovrà sfidare delle circostanze di un mondo pie...