Pov jimin
Era mattina e come ogni volta stavo andando a scuola, entrai e mi misi al mio posto.
Feci lezione tranquillo e una volta finito uscì, non dando peso alle occhiate che ricevevo da alcuni altri studenti della scuola.
Probabilmente mi avevano visto con taehyung l'altra volta e ora penseranno di tutto. Non ci badai e continuai a camminare.
<grazie al tuo amico ora ci guardano tutti male> disse uno dei ragazzi che prima volevano essere tanto amici miei.
Alzai le sopracciglia fingendomi ferito ma con molta delicatezza mi mandò a quel paese e se ne andò.
Mi misi a camminare fino ad una panchina dove mi sedetti e iniziai a guardare il telefono.
Arrivò un poliziotto e si mise davanti a me.
Ok questo mi preoccupa, e anche tanto..
<salve agente, le serve qualcosa?> dissi educatamente alzandomi ed inchinandosi di poco.
<tu sei il ragazzo di Kim?> chiese, lo guardai non capendo di chi parlasse.
<Kim taehyung gira con uno skateboard e ha un gruppetto come lui> disse. Io annuii, non sapevo cosa volesse quindi meglio tenere la storia dell'alto giorno.
Intanto stavo ricevendo occhiate curiose e alcune anche divertite dai compagni.
<sai dov'è?> chiese. Negai.
<dai ragazzo mi sembri tanto gentile ed educato non mentirmi>
<gli giuro che non so dove sia> dissi.
<speravo che ragionassi ma a quanto pare sei come il tuo fidanzatino, ti ci vogliono le maniere forti> disse avvicinandosi di botto a me, io per paura indietreggiai ma non servì a nulla dato che mi prese per la camicia.
<se stai cercando me perché dai fastidio a lui?> chiese una voce bassa e abbastanza alta da farsi sentire... Praticamente da tutti quelli che stavano fuori scuola.
<lascialo!> esclamò all'agente che però non lo fece.
Spostò le sue mani tenendomi con una dal braccio e girandosi verso taehyung.
<ho detto lascialo!> disse ancora, si stava arrabbiando e si vedeva.
<se non volessi avrei una scusa per farti parlare> e strinse la presa sul mio braccio facendomi gemere leggermente dal dolore.
<allora parliamo!> esclamò facendo un paio di passi ma venne fermato da un suo amico.
<calmati> disse questo e tae lo guardò quasi con sguardo omicida ma annuì.
<sai di cosa sono capace e non mi risparmio solo perché sei un piedi piatti o perché ci sono tutti questi ragazzini che ci guardano> dalla sua voce si notava rabbia, da come ho capito ha già incontrato questo poliziotto.
<mi stai minacciando?> chiese lui con fare provocatorio.
<l'ho fatto così tante volte che ho perso il conto> rispose tranquillo.
L'agente mi spinse letteralmente addosso a taehyung che mi prese e mi stabilizzò in piedi tenendomi per i fianchi per poi mettermi stretto a lui.
<se ci tieni così tanto a parlarmi non ho nessun problema a farlo ma non toccarlo più> disse avvicinandosi di poco girando poi i tacchi e mettendo una mano sulla mia vita portandomi con lui.
<V!> esclamò l'agente, tae si fermò e guardò l'uomo mentre fece segno ai suoi amici di portarmi vicino a loro.
<uh uh! Non sentivo un piedi piatti chiamarmi così da.. Da quando ho smesso di essere aggressivo> disse annuendo prendendolo in giro.
<non mi sembra che hai smesso! L'altra volta il mio collega è tornato con l'occhio nero e ha detto che sei stato tu!> disse.
<fidati però.. Se fossi stato il vero V...> rise leggermente facendo alcuni passi verso di lui <piuttosto che farlo ritornare in centrare con un'occhio nero, sarebbe entrato in ospedale in barella!> tornò serio di colpo facendomi spaventare, sicuramente la sua faccia incuteva così tanta paura...
Finita la frase tornò vicino a noi prendendomi la mano.
<se vuoi parlarmi ti aspetto volentieri a casa mia! Tanto sai dov'è> disse e vidi l'agente quasi rabbrividire.
Mi portarono alla strada dove ci separavamo e si fermò li con me mentre disse ai suoi amici di avviarsi.
<scusa non sapevo se la sarebbero presa con te! Ti ha fatto male?> chiese, sembrava totalmente un'altra persona da quella arrabbiata di due minuti fa.
<non fa nulla sto bene> dissi.
<ti accompagno a casa non vorrei ti facesse male ancora> affermò.
Io arrossì leggermente ed annuì.
Arrivai a casa ed entrai dopo aver salutato taehyung. Andai alla finestra e senza farmi vedere spiai quello che stava facendo.
Lo vidi stare un pò fermo davanti il cancelletto a guardare la porta per poi girarsi ed abbracciare il suo skateboard sorridendo.
Risi leggermente e lo vidi andare via così misi apposto la tenda e andai in camera mia.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanficPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...