Pov tae
Mi trovavo davanti scuola.
<ma se oggi facciamo sega> chiesi.
Non mi andava proprio di andare a scuola oggi.
<ti devo ricordare quante assenze hai fatto oppure te lo ricordi?> quasi mi sgridò Jin.
<si lo so ma non mi va di entrare> mi lamentai.
<io ci sto> disse kook guadagnandosi un'occhiataccia da Jin e una risata da hobi e nam.
<oggi entrate! Anzi vi ci accompagno io> disse quasi tirandoci dai capelli portandoci davanti la classe.
<ok ok entriamo> disse kook facendoci lasciare.
Entrammo e con molta poca voglia ci mettemmo seduti ai nostri banchi.
Finite le lezioni io e kook ci stavamo quasi addormentando se non avessimo sentito la campanella che suonava una volta ogni morte di papa.
Ci buttammo letteralmente fuori dalla classe andando fuori ad aspettare i ragazzi che arrivarono subito dopo.
<contento? Siamo quasi morti di noia> commentò kook.
<ma non è successo!> ribatté Jin causando a kook un piccolo broncio che però venne sostituito dalle guance rosse quando yoongi gli accarezzò i capelli.
<possibile che loro ancora non hanno capito di piacersi a vicenda?> mi sussurrò nam all'orecchio. In risposta alzai le spalle.
<andiamo al posto di ieri?> chiese hobi, noi annuimmo e iniziammo a camminare.
<ah tae ieri te ne sei andata prima quindi non lo sai ma abbiamo preso i numeri delle tre bande che stavano li> mi informo nam.
Io annuì, in fondo me l'aspettavo che se li sarebbero fatti amici.
Entrammo nella zona ricca e proprio in quel momento esatto ci mettemmo sopra gli skate per passare il più velocemente possibile quella zona.
Mentre passavamo davanti la scuola dove ieri ceravamo fermati vidi jimin parlare con altri cinque ragazzi, tutti e sei portavano la divisa scolastica e stavano camminando parallelamente a noi dall'altra parte della strada.
Guardai un'attimo jimin e lui proprio in quel momento si girò, gli mandai un saluto discreto con un gesto della mano che lui ricambiò subito.
Tornai a guardare la strada davanti a me vedendo di essere alla fine del marciapiede, gli altri erano già scesi stando più avanti di me.
Non feci in tempo a scendere il piccolo marciapiede quando un'uomo, o meglio un poliziotto, non mi si parò davanti facendomi fermare di botto e cadere all'indietro.
Mi prese lo skate chiedendomi subito cosa facessi li, e quasi come se non ci sentissi gridava le sue domande.<che ci fai qui?> domandò gridando, lo sentirono sia i ragazzi che si fermarono e si girarono per capire, sia jimin e i suoi amici dall'altra parte della strada dato che li vidi anche loro fermarsi.
<ci sento!> risposi alzandomi da terra <e stavo andando da una parte> dissi cercando di prendere il mio skate che però tirò indietro per non darmelo.
Feci una faccia infastidita ma lasciai perdere, vidi i ragazzi venire verso di me ma feci gesto di fermarsi con la mano, non volevo che vedesse anche loro.
<posso prendere il mio skate?> chiesi facendo un passo indietro e alzando le mani per far vedere che non avevo nulla.
<apri lo zaino> disse, buffai.
Ogni volta la stessa storia, sembriamo quasi criminali così!<non ho niente!> dissi aprendogli lo zaino davanti.
<ok> disse.
<ok> ripetei facendogli il verso.
<non ti permettere!> urlò.
<ma cosa non ho fatto nulla> dissi quasi urlando anche io.
<ora me lo ridai? Non ho nulla nello zaino, non ho nulla in mano stavo andando a comprare delle cose!> dissi per variare il discorso, di certo non potevo dirgli di essere col mio gruppo per andare in uno skatepark abbandonato!
<e con quali soldi?> scherzò lui, ovviamente era la battuta preferita degli sbirri ricchi.
<già è vero! Gli ultimi li ho spesi ieri pagando tua moglie!> ribattei.
<tu!> disse sbattendo lo skate per terra e prendendomi dalla maglia sbattendomi poi al muro.
Feci sempre segno hai ragazzi di fermarsi, avevo tutto sotto controllo e non volevo si immischiassero.
<questa è violenza lo sai?> dissi per stuzzicarlo un pò.
<stai zitto! Meriti solo una bella lezione> disse schiacciandomi di più contro il muro.
Io stufatomi della situazione portai una gamba dietro la sua e piegandomi leggermente a destra liberai un braccio dandogli una gomitata facendolo cadere grazie allo sgambetto.
<odio gli atti di superiorità sopratutto se fatti senza motivo!> esclamai prendendo il mio skate e andandomene tranquillo mentre il poliziotto stava ancora steso per terra.
Diedi un'occhiata dall'altra parte della strada e vidi ancora jimin e i suoi amichetti guardarci.
Io mi avvicinai ai ragazzi e kook mi saltò letteralmente addosso abbracciandomi, mise le braccia intorno al mio collo e le gambe attorno alla mia vita, erano frequenti questi contatti, sopratutto con lui.
Tutti noi siamo cresciuti insieme quindi era normale.
Lo abbracciai anche io per poi farlo scendere.
<ti ha fatto male> disse guardandomi tutto il viso, anche se non sembrava kook era il più dolce e pauroso del gruppo.
<no tutto apposto> dissi baciandogli la guancia.
(mi è salita un botto la vkook in questo momento ahahah)Vidi yoongi spruzzare gelosia da tutti i pori ma lasciai perdere, dopo un'altro abbraccio da parte di kook ci avviammo di nuovo verso la nostra destinazione iniziale.
STAI LEGGENDO
GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...