Pov jimin
Feci diversi respiri profondi per calmarmi prima di staccarmi dall'abbraccio con tae.
Arrivammo in salone anche noi e ci sedemmo sul divano.
<non ci siamo presentati> sorrise mio fratello a tae <sono il fratello di jimin, jongin>
Tae si presentò a sua volta come il mio ragazzo e rosè fece lo stesso.
<tu non sei V?> chiese jongin dopo diversi minuti di silenzio.
Alzai il viso impanicato, come fa a conoscere il soprannome di tae?!
<sei tu quello di stamattina no?!> chiese ancora.
Tae ci pensò squadrando meglio il più grande per poi annuire.
<vi conoscete?> domandai stranito.
<più o meno> rispose tae <non sapevo fosse tuo fratello> affermò.
Mi stavo preoccupando e papà si era messo sugli attenti non appena ha sentito il nome "V".
<questa mattina, quando siamo arrivati dovevamo prendere degli antidolorifici per mamma e ci siamo fermati nella parte povera> iniziò a spiegare jongin.
<dei ragazzi mi hanno iniziato a dare fastidio e taehyung li ha allontanati ma lo hanno chiamato "V" penso sia il tuo soprannome>
Tae annuii mentre jongin lo ringraziò un'altra volta.
<come mai stavi nella parte povera?> domandò rosè.
<abito lì> affermò tranquillo.
<davvero? Mi sembri un bravo ragazzo> commentò sempre lei.
<dovevi vederlo questa mattina allora> scherzò jongin.
<metteva paura e quei ragazzi se ne sono andati via subito> ridacchiò ma sapevamo tutto stesse parlando seriamente.
Mamma si alzò andando in cucina facendosi seguire da papà, volevano probabilmente lasciarci un pò da soli per parlare.
<quando vi siete incontrati?> domandai.
<non so verso che ora ma era mattina, perché?> rispose mio fratello.
<perché in teoria non dovevate incontrarvi!> affermai girandomi verso tae incrociando le braccia al petto.
<non c'era scuola stamattina> rispose tae girandosi dall'altra parte.
<e come mai?> chiesi.
<perché..> stava cercando qualche scusa e notai i bisbigli di mio fratello.
<non aiutarlo!> mi lamentai rivolgendo lo sguardo al maggiore.
<solo un giorno non è la fine del mondo!> affermò mio fratello cercando di difendere tae guadagnandosi però un piccolo schiaffo sulla mano dalla ragazza.
<non ci sei andato tutta la settimana!> dissi parlando con tae.
<non è vero, lunedì ci sono stato> ribattè guadagnadosi un'occhiataccia da parte mia mentre sentii una risatina da jongin.
Da quello che mi ricordo anche a lui non piaceva andare a scuola e i nostri genitori l'hanno sempre sgridato.
Incrociai le braccia non rispondendo.
<pensala in un'altro modo, se era andato a scuola probabilmente quei ragazzi mi avrebbero picchiato> parlò jongin difendendo ancora tae.
Cambiammo argomento quando mamma ci chiamò per la cena.
Ci sedemmo a tavola e incominciando a mangiare mamma e papà iniziarono a fare varie domande a rosè e a jongin.
Chiacchierammo e finimmo tranquillamente di cenare andando poi ognuno nelle proprie camere.
<minnie> mi chiamò tae ma feci finta di non sentirlo e mi tolsi la maglia per mettermi il pigiama.
<sei arrabbiato?> lo sentii avvicinarsi a me.
Mise le sue mani sui miei fianchi abbracciandomi poi da dietro impedendomi così di rimettermi la maglia.
<ti prometto> disse calandosi sul mio collo lasciandoci poi un bacio bagnato.
<che la prossima settimana> continuò passando dall'altra parte del collo lasciandoci però un succhiotto.
Dovetti trattenere un gemito..
<ci andrò tutti i giorni> finì la frase nel mio orecchio mentre mi accarezzava il bacino e i fianchi scoperti.
Non risposi, l'avevo già perdonato quando mi ha chiesto scusa mentre andavamo in cucina.
Era tanto dolce soprattutto dopo la settimana scorsa, mi piaceva fosse così carino.
<piccolo..> mi chiamò ancora, non riuscii più a fingere e mi girai verso di lui avvicinandomi alle sue labbra.
<mi perdoni?!> chiese prima che io attaccassi le mie labbra alle sue.
<si> quasi sussurrai per poi staccarmi dopo un bacio a stampo.
Mi cambiai mettendomi il pigiama mentre sentivo lo sguardo del maggiore su di me.
Ci stendemmo sul letto e io mi appropriai delle labbra dell'altro.
Partì un bacio bagnato e misi di conseguenza le mie mani sul petto di tae.
<piccolo..> sussurrò sulle mie labbra quando mi misi a cavalcioni su di lui.
Tae mi levò la maglia e io feci lo stesso mentre cambiò le posizioni.
Mi ritrovai con il più grande tra le gambe che mi faceva succhiotti su tutto il collo.
Iniziai a marchiarlo anche io quando mi fermai sentendolo togliermi i pantaloni.
<a-aspetta> dissi ansimante allontanandomi direttamente dal corpo del maggiore.
<scusa n-non me la sento..> sussurrai dispiaciuto ed imbarazzato.
<tranquillo, scusami tu> ribattè lui.
<non volevo costringerti> si sedette di fianco a me e io lo abbracciai.
<non è colpa tua solo non me la sento... Ci sono tutti qui a casa e p-poi mi fa ancora... Male..> arrossii mentre tae trattenne una risata.
<non ridere!> esclamai dandogli un colpetto sul braccio <sei stato cattivo l'altra volta> risi.
<scusa piccolo> mi baciò a stampo e mi aiutò a ribettermi la maglia.
Ci mettemmo comodi stesi sul letto e in poco tempo ci addormentammo l'uno nelle braccia dell'altro.
COME SONO ANDATI QUESTI ULTIMI GIORNI DI SCUOLA?? AVETE FINITO??
SIETE STAT* TUTTI PROMOSSI??
Grazie tantissimo per tutte queste letture non me l'aspettavo, davvero grazie mille❤❤❤
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...