CAPITOLO 83

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Pov jimin

Una volta che seojun smise di piangere andai a baciargli la guancia.

<tutto ok tesoro?> chiesi e lui annuì.

<non so perché mi ostino ancora a piangere ci sono abituato ormai> rispose alzandosi dalla sedia abbracciarmi.

Taehyung si era alzato poco prima dal tavolo allontanandosi forse per parlare più liberamente con il padre.

Non lo sentivo più parlare per questo, volendo capire come stava, uscii dalla cucina vedendolo appoggiato su una poltrona nel salone.

<taetae> lo chiamai con tono dolce.

Intanto sentii degli sguardi su di noi, mi girati di poco vedendo zio mingi, papà e sieun sulla soglia della porta.

<non posso crederci che abbia paragonato seojun a quella> disse senza rivolgermi nemmeno uno sguardo.

<tua madre intendi?> chiesi.

<non è mia madre, non è nessuno esattamente come il drogato che mi ha chiamato ora> era arrabbiato più che mai..

<seojun ha detto che ci doveva essere abituato a sentirgli dire quelle parole... Ce l'ha chiamato altre volte?>

<è abituato ad altri insulti.. Non gli aveva mai detto questo> rispose e finalmente alzò lo sguardo su di me.

<cosa c'è di giusto in me?> chiese serio.

<in che senso?> domandai stranendomi, anche se mi ci ipegnavo non riuscivo a capire il senso della domanda.

<di giusto!> ripetè <come faccio a meritarti quando la mia vita è totalmente un'incubo?>

<prima o poi ci si dovrebbe svegliare dall'incubo> affermai sorridendo leggermente sentendo si stesse calmando.

<non sempre... Quando sto con te sembra sempre di sognare ma ogni vota che mi allontano ritorna tutto come prima> disse.

<è sempre un preoccuparsi sul dove sta seojun perché quel drogato potrebbe fargli male e non me lo posso permettere>

<q-quel drogato però è sempre vostro padre...> sussurrai.

<lo dai sempre per scontato! Non siamo tutti la famigliola del cazzo tutta felice, "nostro padre" ci buttava fuori di casa perché si doveva scopare delle troie a caso mentre "nostra madre" andava prima a drogarsi e poi a farsi fottere in mezzo alla strada per farsi dare due spiccioli per riuscire a mangiare> affermò con disgusto.

Sospirò e mi guardò ancora.

<scusa piccolo.. Me la sono presa con te> abbassò il tono della voce con fare dispiaciuto.

Mi erano venuti gli occhi lucidi... In effetti aveva ragione davo molto per scontato che gli altri avessero una famiglia fantastica alle spalle.

Mi asciugai gli occhi con la manica della mia maglia ma delle mani mi fermarono.

Tae mi accarezzò il viso asciugandomi anche le lacrime che mi stavano rigando le guance e io l'abbracciai.

<scusa.. Hai ragione tu invece> affermai abbracciandolo ancora più stretto.

Lo sentii rilassarsi e calmarsi un pò.

Ci staccammo e io mi fiondai sulle sue labbra in un bacio che voleva essere calmo.

Ci staccammo e vidi tae visibilmente più rilassato.

<io l'ho detto che dovevamo andare via!> affermò.

<perché?>

<perché abbiamo rovinato la cena, stavi con i tuoi parenti..>

<almeno non è stata noiosa!> affermò zio mingi sedendosi sul divano seguito da zio noah e papà.

<veramente... mi dispiace tantissimo>

<tesoro stai tranquillo> zia suri venne ad accarezzare una spalla di tae, era seguita da tutti gli altri.

<vuoi venire in camera? Stiamo un pochino da soli> domandai a tae sussurrando così da farlo sentire solo a lui.

Lo vidi annuire e lo presi presto mano.

<noi andiamo di sopra, buonanotte> avvisai tutti.

<taetae ricordati che domani dobbiamo andare a scuola!> affermò seojun dopo avergli dato un bacio sulla guancia.

<si si lo so> ride ricambiando per poi essere trascinato da me.

Entrammo in camera mia e mi avvicinai all'armadio per prendere dei pigiami.

Sentii due mani grandi e forti avvolgermi da dietro in un caloroso abbraccio.

<piccolo> sussurrò per poi baciarmi il retro del collo provocandomi alcuni brividi.

Non voleva dirmi nulla voleva chiamarmi ed avere la mia attenzione solo su di lui.

Presi velocemente dei vestiti per dormire e li poggiai sul letto per poi far sedere anche tae.

Mi misi a cavalcioni su di lui e lo baciai a stampo per poi rimanere abbracciato al suo corpo per una decina di minuti buoni.

<meglio se ci mettiamo sotto le coperte mh?> chiese ed io annuii alzandomi.

Ci mettemmo i pigiami per poi mettermi sotto le coperte per stare al caldo.

Mi accoccolai al suo petto e sentendo del sue carezze sul mio corpo mi rilassai.

Iniziò a rilassarsi anche lui quando io mi avvicinai alle sue labbra per rubargli un bacio.

Sorrise e mi baciò di nuovo ma in uno più spinto, mi scappò un gemito quando tirò il mio labbro inferiore con i denti.

<se dovete fare qualsiasi cosa.. Fatela in silenzio!> era la voce di zio mingi.

Ridacchiammo e prendendomi di sorpresa tae attaccò di nuovo le nostre bocche facendomi scappare un mugugnio di sorpresa.

<non è vero! Se dovete fare qualcosa non fatela> affermò sempre da dietro la porta mio padre.

Ci augurarono entrambi la buonanotte e noi dopo una sessione di altre coccole ci addormentammo.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora