CAPITOLO 20

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Pov tae

<grazie> dissi sorridendo.

Lui si girò verso di me e mi sorrise.

<vuoi mangiare o bere qualcosa?> chiese con fare gentile.

<solo un bicchiere d'acqua> dissi.

<allora scendiamo> affermò avvicinandosi alla porta ma lo bloccai.

<ma c'è tua madre!> esclamai ricordandomi della porta sbattuta dell'entrata.

<non ti preoccupare per questo!> disse <non è un problema poi ti ha già visto>

<lo so ma... Pensavo non volesse fatri stare in mia compagnia> dissi dispiaciuto pensando che la mie parole fossero corrette.

<è contenta!> affermò <dai non preoccuparti> mi prese un'altra volta per mano portandomi al piano inferiore.

Andammo in salone per poi entrare in cucina dove, seduta al tavolo, c'era la madre di jimin.

<ciao mamma> la salutò jimin.

<tesoro come sta-> si bloccò subito, aveva alzato gli occhi da un libro per posarli sul figlio ma ovviamente si posarono su di me.

<mamma lui è taehyung> mi presenterò.

<ehm... Salve> la salutai con un piccolo inchino quasi percettibile.

<oh ma non c'è bisogno di essere formali! Finalmente ti conosco! Chiamami tranquillamente somin> commentò venendo vicino a me sorridendomi.

<cosa hai fatto?> chiese subito dopo non appena alzò lo sguardo sul mio viso.

<nulla nulla> sorrisi facendogli capire di non volerlo raccontare, lei annuì.

<ti sei disinfettato la ferita?> ovviamente me la dovevo immaginare questa domanda.

Com'è che si dice? Tale madre tale figlio? O era padre... Boh non ricordo.

<si fatto proprio ora> rispose jimin andando a prendere un bicchiere di vetro per poi riempirlo d'acqua.

<tieni> mi porse il bicchiere e lo ringraziai.

<ti fermi a mangiare?> chiese la madre, mi ritrovai spiazzato dalla domanda.

<mio marito è andato per una settimana fuori città quindi non abbiamo problemi> continuò.

<ehm...> non sapevo esattamente come facevo a rifiutare senza sembrare maleducato o meno, stranamente volevo fare una buona impressione..

Di solito rispondevo con un semplice "no!" schietto ma così sarei risultato maleducato.

<non lo so io...> nel mentre che parlavo cercavo di elaborare le varie affermazioni che avrei potuto usare.

<mi sa che deve andare dal fratello> disse jimin vedendomi in difficoltà <vero?> mi chiese.

<si! Gli ho detto che tornavo solo più tardi non che rimanevo a cena da qualcuno...> dissi.

<non c'è problema, tranquillo> mi rassicurò la madre <però conto che una volta rimani a cena da noi! Porta anche tuo fratello se vuole> affermò sorridendo.

Gli sorrisi di rimando, mi ero fatto un'idea sbagliata di lei.

<d'accordo, grazie> dissi.

Mi fece un'altro paio di domande giusto per impostare una conversazione e passati dieci minuti abbondanti decisi di andare.

<scusa se ti ha fatto tutte quelle domande> disse jimin una volta arrivati alla porta di ingresso.

<non c'è problema, sinceramente non pensavo fosse simile a te> commentai dando voce ai pensieri.

<in modo positivo?> chiese.

<tutto ciò che riguarda te è positivo!> dissi senza pensarci ma non me ne pentì, lo vidi arrossire e mordersi leggermente il labbro inferiore.

<Ci sarà pur qualcosa che vedi di negativo in me> disse.

<in effetti qualcosa c'è!> mi avvicinai di poco <non posso baciarti..> dissi quasi sussurrando.

<chi ha detto che non puoi?> chiese jimin mordendosi ancora il labbro.

Non persi tempo e attaccai le mie labbra alle sue.

Era un bacio tranquillo, dolce e desiderato da entrambi, senza scambi di saliva e questo lo rendeva ancora più dolce.

Stavo per approfondire il bacio quando si sentirono dei colpi di tosse, non c'era nessuno che ci guardava e che voleva disturbare, era semplicemente una domestica...

Ci staccammo e tolsi anche le mie mani dai suoi fianchi.

Ci salutammo e io iniziai ad avviarmi verso casa più felice che mai.

Pov jimin

Ci salutammo e chiusi la porta di casa tornando in cucina da mamma.

<perché ci hai messo tutto questo tempo?> chiese.

<no niente> dissi.

<vi siete baciati lo so!> affermò.

<come fai a saperlo?>

<si vede!> disse <almeno se non vuoi farmelo sapere datti una controllata allo specchio c'è ne stanno due solo all'ingresso> commentò ridacchiando.

Mi misi a ridere anche io dandomi poi una sistemata specchiandomi sulla fotocamera del telefono.

Avevo le labbra un pò rosse e i capelli portati un pò indietro data la differenza di altezza tra me e tae.

Ero felicissimo, ma sicuramente domani non riuscirò nemmeno a guardarlo.. Che brutto essere timidi.



Lei è somin, fa parte del gruppo misto kard

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