CAPITOLO 107

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Pov jimin

Arrivammo alla parte povera e notai i miei cugini guardarsi intorno.

<non guardate troppo le persone in faccia, potrebbero prendersela> li avvisai.

Devo dire la verità.. Mi stavo un pochino divertendo a vederli spaventati.

<ma questa non è la tua scuola, l'abbiamo già superata perché siamo qui?> chiese songmin.

<non dobbiamo andare a prendere taehyung hyung?> domandò e io annuii.

<questa è la parte povera o periferia dipende da come vuoi chiamarla, tae va a scuola qui> spiegai.

<siamo arrivati, questa è la sua scuola> avvertii fermandomi poco più lontano dell'ingresso.

Siamo arrivati in tempo dato che sentimmo la campanella suonare e le prime persone iniziare ad uscire.

Vidi il maggiore in compagnia di jungkook che però andò subito via.

Lo sguardo di tae finì su di me, scanzò alcuni ragazzi precipitandosi fuori dal cancello scolastico venendo verso di me.

<che ci fai qui? Che ti è venuto in mente?> domandò arrabbiato e preoccupato allo stesso tempo.

<s-sono venuto a prenderti..> sussurrai.

<ti hanno fatto qualcosa venendo qui? Ma che diamine- sei venuto da solo?!>

<no... Ci sono loro> dissi indicando i miei cugini poco più lontani da me.

<ok, meglio> fece e io misi su un broncio.

<non mi saluti nemmeno mi stai solo sgridando> incrociai le braccia al petto ma andarono subito dietro il collo del maggiore quando mi prese in braccio.

<non ti sto sgridando piccolo, mi sono solo preoccupato> affermò dandomi un piccolo bacio a stampo rimettendomi per terra.

<V?> la nostra attenzione venne catturata da un ragazzo poco più alto di me.

<ha-hai dimenticato questo i-in classe e volevo dartelo> continuò balbettando allungando un quaderno.

Tae allungò la mano per prendere il quaderno.

<t-ti ho messo alcuni appunti d-di oggi, s-se non ti servono f-fa nulla> fece un leggero sorriso.

<grazie, poi te li riporto>

<no non serve, p-puoi tenerli> sorrise.

Ma questo che vuole esattamente?! Non può semplicemente sparire?

Che noia che è...

<si ecco... I-io vado> si morse il labbro inferiore per poi girarsi andando dai suoi amici.

Bravo vattene!

<puoi anche saltare scuola> parlai serio <quanti giorni vuoi>

Sentii ridere sia i miei cugini sia tae.

<sei geloso di quello?> domandò e io non risposi, la risposta la sapevano tutti.

<fino a questo momento non sapevo nemmeno facesse parte della mia classe> commentò <e poi non devi preoccuparti ok, ho solo te nella testa> sorrise.

<ok..> sussurrai.

<devo passare per casa, mi serve almeno un cambio per domani> spiegò.

<nel caso poi domani ci passo solo io perché non ti faccio rivenire fino a qui> affermò serio.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora