CAPITOLO 86

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Pov jimin

La mattina mi svegliai sentendo tae muoversi di fianco a me.

<taetae> lo chiamai, stava di spalle seduto sul letto.

<hey minnie> girò la testa per guardarmi.

Io mi misi in ginocchio sul letto e andai dietro di lui, gli misi le braccia in torno al collo e lo abbracciai.

<buongiorno> gli sussurrai nell'orecchio.

<non volevo svegliarti> sussurrò anche lui.

<tranquillo> gli baciai una guancia e mi staccai da lui per andare a vedere l'ora sul mio telefono appoggiato sopra il comodino.

4:13

<è prestissimo> pensai.

<come mai ti sei svegliato così presto?> chiesi sdraiandomi di nuovo sul letto.

<non riuscivo più a dormire> rispose girandosi e mettendosi sdraiato sui gomiti di fianco a me.

Lo guardai un pò preoccupato.

<non è nulla tranquillo> sorrise, era sincero ed io annuii.

<va bene> gli baciai una guancia e mi stesi di nuovo.

<prova a dormire un'altro poco.. Tra un paio d'ore devi andare a scuola>

<si ok> rispose facendo un verso di consenso e sdraiarsi su un fianco allungando un braccio a cingermi la vita.

La sua mano andò ad accarezzarmi il fianco e io mi girai di lato avvicinandomi a lui.

Dalla mia finestra spuntavano i primi raggi del sole che però venivano deviati dalla tenda di tessuto bianca, ora aveva preso un colore arancio.

Sorrisi a tae e lo baciai, era un bacio a stampo e mi morsi il labbro inferiore avevo voglia di dargli un bacio come si deve.

Tae capì la mia voglia e mi avvicinò ancora di più a lui, mi baciò mettendo la lingua nella mia bocca e portò la sua mano a stringermi il sedere.

Mi scappò un gemito e tae mi ammonì con un piccolo schiaffo sulla coscia.

<shh> sussurrò a filo alle mie labbra.

Reprimetti l'istinto di gemere di nuovo e lo ribaciai.

Lo feci stendere con la schiena sul materasso mentre io mi mettevo a cavalcioni sopra di lui.

Iniziai a fare passare le mie mani sul suo petto arrivando al suo addome.

Mentre io tastavo i suoi muscoli lui portò anche l'altra mano sul mio sedere, strinse e io approfondii di più il bacio riuscendo ad evitare di ansimare pesantemente.

Ci staccammo per mancanza di ossigeno e nel mentre tae invertì le posizioni.

<bellissimo> sussurrò attaccandosi poi al mio collo.

Lasciai un sospiro e io, inconsciamente, iniziai a stringere la sua maglietta tra le mani.

Iniziò a lasciarmi un succhiotto nuovo alla base del collo, ormai quelli che già avevo stavano andando via.

Alzai la testa e la piegai di lato per fargli avere più spazio.

Mentre continuava il suo lavoro sul mio collo sentivo le sue mani abbassarsi, mi andò a togliere i pantaloni e le mutande facendomi rimanere solo con la maglietta del pigiama.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora