Pov tae
Sono appena tornato a casa e come ogni volta c'era solo seojun, di mio padre nemmeno l'ombra.
<taehyung hyung> disse salutandomi, stava facendo i compiti nella sua stanza e ci entrai solo per avvisarlo di essere arrivato.
Me ne andai subito dopo dalla camera, a differenza mia era bravo a scuola e si impegnava tanto quindi non volevo disturbarlo.
Mi misi a cucinare qualcosa di già pre-pronto o solo da scongelare, non sono un mago hai fornelli e non mi ci mettevo nemmeno troppo impegno quindi non mangiavamo cose troppo sofisticate.
In poche parole mangiavamo cose commestibili ma quasi insapore giusto per non morire di fame.
Appena pronto lo chiamai per mangiare e una volta finito lo lasciai andare di nuovo in camera per continuare a studiare mentre io sistemavo.
La mattina dopo come sempre mi trovavo davanti scuola, questa volta però ero arrivato prima degli altri.
<hai dormito qui?> chiesero nam e kook arrivando insieme.
<no seojun aveva fretta e sono uscito prima anche io>
Annuirono ed aspettammo gli altri.Poco dopo arrivarono ed entrammo.
<e comunque non è vero che non ti ha fatto niente!> disse kook, le ore erano finite e ci stavamo dirigendo fuori dove probabilmente c'erano i ragazzi.
Lo guardai confuso non capendo la sua frase, si fermò piazzandosi davanti a me.
<il poliziotto di ieri> disse facendomi notare dei piccoli graffietti sullo zigomo dalla parte che sono andato a contatto con il muro.
<non me ne ero nemmeno accorto> dissi mentre me li toccava leggermente.
Andammo fuori e una volta finito di scambiarci alcune chiacchiere mangiammo qualcosa al volo e andammo ormai nel nostro nuovo posto, ormai lo skatepark che avevamo trovato faceva parte del nostro territorio, solo le altre bande che abbiamo imparato a conoscere e che già stazionavano li potevano entrare.
Come ogni luogo in cui stazionavamo lo segnammo, non lo facemmo noi questa volta ma direttamente le altre bande.
Ora che ci facevo caso era una specie di tradizione, segnavano sempre con il nome della nostra banda e il segno che l'hanno fatto loro vuol dire che ci accettato nel loro posto.
Non so per quale motivo lo facessimo ma io la prendevo sempre come una sorta di avviso per gli altri gruppi, siamo conosciuti per la nostra aggressività, certo se non ci fai arrabbiare siamo gentili e disponibili per qualsiasi cosa ma se invece è il contrario... Beh non serve che ti dico che hai già una stanza in terapia intensiva in ospedale.
Il nostro "freno" se possiamo chiamarlo così è jungkook, è il più calmo e dolce per questo forse riesce a calmarci.
<ciao ragazzi!> ci salutarono le bande appena entrammo dentro i "cancelli" dello skatepark.
<hey come va?> chiese namjoon.
Ci mettemmo vicino a loro ed incominciammo a parlare, con tutte e tre le bande siamo riusciti a stringere abbastanza legame anche se praticamente ci conosciamo da tre giorni.
<conoscete la scuola privata qui vicino?> chiesi.
<quale quella colossale dove ci vanno tutti ricconi?> chiese uno. Annuì.
<si perché?>
<no nulla l'altra volta ho visto il ragazzino che ha aiutato mio fratello uscire da li> dissi cercando di sviare il discorso, di certo non volevo dirgli che quel ragazzino, jimin, mi interessava.
<qualcuno lo trova interessante> cantilenò jungkook nel mio orecchio.
<sta zitto> dissi facendolo mettere seduto più lontano possibile da me. (sono seduti per terra)
<cattivo> disse e fece un broncio quasi adorabile incrociando le braccia.
<carino> commentarono dei ragazzi delle altre bande, erano quasi tutti più grandi di kook quindi non si fecero troppi problemi a commentare.
<dai vieni qui stavo scherzando> dissi sperando si avvicinasse.
<no!> disse andando verso yoongi mettendosi a cavalcioni su di lui abbracciandolo.
Io risi, yoongi non ama essere toccato, in qualsiasi modo possibile, ma con kook era diverso.
<dai kookie prima che ti bruci! Stai giocando col fuoco così> disse jin, jungkook gli diede ragione è provò ad alzarsi ma venne abbracciato da yoongi con un braccio facendolo rimanere come stava.
<il fuoco è diventato orsacchiotto!> lo prese in giro hobi.
Ridemmo tutti ma loro due non dissero nulla rimanendo abbracciati per un paio di minuti.La giornata la passammo così, parlavamo, facevamo battutine, provavamo dei trik nuovi e puntualmente cadevamo.
Si erano fatte circa le sei e decisi, come sempre di andare via prima per andare a preparare almeno un pasto, non dico perfetto ma almeno mangiabile, a mio fratello. Così avvisai i ragazzi e li salutai uscendo dalle reti che circondavano il posto.
Giuro che diventerà più interessante e bella, almeno spero(≧ω≦)
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...