Pov jimin
Mi svegliai sentendo bussare alla porta di camera mia, mi alzai a fatica e trattenni un gemito di dolore camminando lentamente verso la porta.
<chi è?> chiesi prima di aprire la porta.
<sono io> rispose mamma.
Aprii la porta tranquillo e la salutai.
<ciao mamma> gli andai a baciare la guancia.
<ti ho svegliato vero?> chiese per poi aggiustarmi l'accappatoio sulle spalle guardando anche i succhiotti freschi sul collo e clavicole.
<si> risposi.
Sorrise e mi baciò la testa.
<le domestiche stavano tutte al piano di sotto per non darvi fastidio> ridacchiò.
<oddio.. Devo scusarmi con loro> dissi un pò imbarazzato.
Mamma rise per poi guardare dentro la stanza sentendo un mugugnio.
Mi girai anche io e vidi tae di lato con una mano sugli occhi.
<minnie> disse con quella sua voce da dio, bassa e roca.
Si mise seduto e si coprì meglio vedendo mia madre.
<non volevo svegliarti> si scusò mamma sorridendogli.
<nessun problema> rispose alzandosi mettendosi dietro di me abbracciandomi i fianchi.
Mi lasciò un bacio sul collo e sorrise a mamma.
<le serve.. Ti serve una mano per fare qualcosa? Avevi detto che andavi a fare la spesa> chiese tae correggendosi.
<no non preoccuparti, ho già fatto> sorrise.
<dai vi lascio da soli> disse lasciandomi poi un bacio sulla guancia e una carezza sulla spalla di tae.
<come stai?> chiese tae dopo che mamma chiuse la porta stringendomi più a lui.
<bene> risposi.
Si stringe più a me mettendo la testa sulla mia spalla facendo intuire che non mi crede.
<davvero.. Sto bene> affermai ancora.
Mi girai e gli presi le mani facendolo andare sul letto con me.
<ci riposiamo un'altro pò?> chiesi.
Lui annuì e si stese prendendomi dalla mano facendomi mettere di fianco a lui.
<dai..> dissi mettendomi poi a pancia in giù.
<dormiamo un'altro pò?> chiesi mettendo le braccia sotto la fronte chiudendo poi gli occhi.
<va bene piccolo> disse piano per poi lasciarmi un delicato bacio sul retro del collo e mettersi quasi sopra di me.
Mi mise una mano sulla parte bassa della schiena facendola passare dall'alto al basso facendomi rilassare.
Pov tae
Continuai ad accarezzare jimin guardandolo addormentarsi.
Quando lo fece mi vestii mettendomi almeno le mutande e i pantaloni per poi mettermi di nuovo con jimin nel letto.
Lo abbracciai e continuai ad accarezzarlo.
Un oretta dopo si svegliò.
Mi sedetti appoggiandomi alla testiera del letto.
<che c'è?> chiesi vedendolo mettersi seduto a fatica.
<nulla..> disse vago.
<ti fa male?> domandai.
In risposta annuì e lo misi in braccio a me, a cavalcioni così che potesse stare almeno un pò più comodo.
Decidemmo di scendere da sua madre e mi misi la maglia mentre lui si vestì.
Mi morsi il labbro vedendo le impronti delle mie mani sui suoi fianchi, soprattutto su quello destro dato che con l'altra mano gli ero andato a fermare i polsi.
Gli stanno davvero bene... Poi la sua pelle è molto delicata quindi anche una leggera stretta gli avrebbe lasciato un livido.
Si vestì e scendemmo.
<ragazzi> disse somin.
Stava sul divano a guardare la tv.
<volete non so... Mangiare qualcosa?> chiese.
<no grazie> sorrisi.
Jimin andò probabilmente a prendersi qualcosa per alleviare il dolore così che potesse stare tranquillo per almeno 6 o 7 ore.
Mi sedetti sull'enorme divano un pò più distante da somin ed aspettai jimin.
Come ogni volta mi trovavo un pochino spaesato dentro quella casa... La mia era anche più piccola della camera di jimin quindi anche se ormai c'ero stato parecchie volte mi perdevo sempre a guardarmi intorno.
In quel caso mi ero perso a guardare la televisione, anch'essa enorme.
Mi risvegliai sentendo jimin mettersi sulle mie gambe.
Allaciai le mie braccia alla sua vita e gli baciai la spalla.
Notai che anche i suoi polsi erano lividi...
Per i fianchi era già successo di avergli lasciato i segni delle mani ma cazzo sembrava l'avessi legato!
Gli presi uno dei due polsi.
<ti fanno male?> chiesi passando le dita sui miei stessi segni.
Pov jimin
Mi prese il polso destro e ci passò le dita sopra.
Quando stava venendo mi aveva stretto davvero forte.
<solo un pò> risposi sincero alla sua domanda.
Spostò le mani su un mio fianco.
<questi?> chiese ancora.
<non tanto> gli sorrisi rassicurandolo.
Mi aveva lasciato dei lividi quando ci stavamo solo baciando quindi già sapevo li avrebbe lasciati
Non mi ero accorto però di quanto mi avesse stretto forte fino a che non ci pensai veramente.
Non mi aveva fatto male, almeno in quel momento sentivo solo piacere.
<sei tanto forte> dissi arrossendo.
<e tu sei tanto bello> ribattè facendomi arrossire ancora.
<a te fanno male i graffi?> chiesi.
Stavamo sussurrando per non farci sentire da mamma.
<bruciano un pochino..> mi baciò la guancia <però mi piacciono perché me li hai fatti tu> commentò.
Restammo insieme per un'altra mezz'ora quando tae dovette andare via.
Rimanemmo io e mamma sul divano mentre tae era uscito prendendo lo skate e la giacca salutandomi.
<non voglio parlarne con te!> dissi ancora prima che mamma potesse iniziare a dire qualsiasi cosa.
<ma non stavo dicendo nulla..>
<ti ho visto aprire la bocca> risposi.
<ok va bene> si rassegnò.
<non posso sapere nemmeno com'è?> chiese.
<com'è a letto?> domandò ancora non sentendo una mia risposta.
<bravo! Ti basta come risposta?>
<mm.. Me la faccio bastare> affermò scocciata, risi per poi scuotere un pò la testa.
Sempre così.... Ridacchiai con lei aspettando insieme l'arrivo di papà.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...