Pov jimin
Erano passati un paio di giorni, oggi era giovedì e i miei stavano a lavoro fino a tardi.
Erano circa le sei e mezza e stavo tornando a casa dopo aver fatto le prove di danza.
<hey piccolo> disse tae da davanti casa mia.
C'eravamo accordato per stare un pochino insieme.
<taetae> sorrisi per poi abbracciarlo.
<com'è andata?> chiese.
<tutto tranquillo> risposi per poi aprire la porta di casa entrandoci dentro insieme a lui.
Lasciai la mia roba nella stanza e mi andai a fare una doccia veloce rientrando nella camera con solo l'accappatoio addosso essendomi dimenticato i vestiti.
Tae mi vide e senza dire nulla si alzò avvicinandosi a me e appoggiandomi alla porta che aveva chiuso.
<c-che-> stavo chiedendo cosa volesse fare ma attaccò le nostre labbra dando vita ad un bacio spinto e bagnato.
Mi prese in braccio e io ansimai quando si spinse contro di me strusciando le nostre intimità.
Gli andai a sollevare la maglia accarezzando i suoi pettorali.
Mi resse poi con una mano sfilandosi la maglietta.
Io andai a lasciare diversi marchi sul suo collo mentre lui mi stringeva il sedere nelle sue enormi mani.
Mi fece staccare e iniziare a leccare le sue dita per renderle umide.
Quando si ritenne soddisfatto le tolse dalla mia bocca portandole alla mia entrata.
Fece entrare due dita insieme e mi ritrovai a stringere i suoi capelli lasciando un piccolo mugugnio di dolore.
<scusa piccolo> disse fermando le dita dentro di me.
<v-va bene> risposi baciandogli la guancia facendo capire di non preoccuparsi e di continuare.
Iniziò a sforbiciare le dita dentro di me allargando il mio buco.
Mi fece scendere e io andai nel mio cassetto e presi un preservativo e del lubrificante dandoglielo per poi inginocchiarmi davanti a lui.
<piccolo..> disse mordendosi il labbro probabilmente non aspettandosi questo gesto da parte mia.
Lo guardai dal basso e iniziai ad abbassargli i pantaloni e le mutande che ancora lo coprivano.
Glie li tolsi e iniziai a passare la lingua sulla sua cappella ricevendo subito un gemito da parte sua.
Continuai mettendo la sua erezione dura in bocca aiutandomi con le mani.
<si piccolo> ansimò mettendo una mano tra i miei capelli.
Sentivo che mi volesse spingere la testa sulla sua asta ma sapevo cercasse di controllarsi.
Questa cosa mi faceva comunque male perché non sembrava stare a suo agio.
Mi staccò poco dopo tirandomi su.
Mi baciò e si mise il preservativo prendendomi di nuovo in braccio.
Cavolo se era eccitante sentirmi così indifeso con lui che mi aveva in braccio.
Mise il lubrificante sulla sua lunghezza e la allineò alla mia apertura.
Si spinse lentamente dentro di me mentre andavo a stringergli le spalle cercando di trattenere un gemito di dolore.
<mmh..> gemette roco nel mio orecchio quando tutta la sua lunghezza entrò dentro di me.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...