CAPITOLO 113

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Pov tae

Avevo finito di cenare e con i ragazzi c'eravamo messi seduti su un muretto fuori il centro commerciale, io avrei aspettato li jimin così da non dargli fastidio e i miei amici avrebbero aspettato finché i loro genitori non gli dicevano di tornare a casa come spesso succedeva.

Jungkook e yoongi intanto erano abbracciati appoggiati sul muretto mentre io ero in una discussione con nam, Jin e hobi su quale skaters era il migliore della zona.

Tutti noi sognavamo l'idea di poter crescere in questo ambito, ci appassionava e divertiva.

Un telefono che squillava interruppe il mio monologo, più precisamente il primo squillo di telefono della serata.

Era la madre di jungkook che gli diveva di tornare a casa e di non fare troppo tardi.

I genitori di kook si preoccupavano sempre e chiesero a yoongi di riaccompagnarlo offrendogli anche ospitalità per la notte che ovviamente accettò volentieri.

Purtroppo non sapevano della loro relazione ma sperai, una volta che il minore aveva preso il coraggio a parlarne, che accettassero la cosa.

Salutammo i due fidanzati e rimanemmo solo il quattro ma non per molto..

Anche la madre di hoseok disse di tornare a casa e rimanemmo noi tre.

Stavamo ancora parlando ma questa volta la parola andò al più grande del trio e anche del gruppo.

<secondo me non è il più bravo!> affermò e lo guardai.

<ci sono molti atri skater della zona e che soprattutto se la tirano di meno> fece per poi indicarsi.

<dai dovrebbe prendere esempio da me, sono bellissimo, un'ottimo skater e->

<e molto modesto> finì la sua frase nam sotto le mie risate.

Effettivamente Jin era bravo, davvero molto. È stato lui a iniziare fin da piccolo con questa passione e l'ha trasmessa anche a noi.

Ridemmo dopo un'altra battuta di namjoon per poi guardare l'orario, erano le undici e qualche minuto.

<forse è meglio che andate, non fate preoccupare i vostri, io ho i genitori di jimin che si preoccupano per me> ridacchiai sinceramente grato per quello che i park stavano facendo per me.

<stai qui da solo poi?> domandò nam anche lui preoccupato.

<ora scrivo a jimin così non sto da solo e torniamo a casa>

In poco tempo annuirono e ci salutammo, li vidi allontanarsi mentre io mi misi più comodo sul muretto.

Non scrissi però a jimin, lui stava tranquillo con i suoi amici non volevo disturbarlo per cui l'avrei aspettato li, sul muretto in pietra vicino al lampione.

Delle volte mi piaceva stare da solo, mi aiutava a pensare e riflettere ma quel momento non mi serviva per quello, mi serviva per rilassarmi e prendere una boccata d'aria fresca in pace.

Mi persi nel nulla, nemmeno potevo definirli pensieri dato che effettivamente stavo guardando il vuoto senza che una misera idea mi passasse davanti.

Anche il mio cervello si stava rilassando finché non mi sentii chiamare e mi girai vedendo jimin uscire con un gruppetto ristretto di ragazzi, molti meno di quelli che c'erano prima.

<hyung perché stavi da solo? Potevi venire con noi oppure andare a casa> partì in quarta il mio mochi.

<tranquillo se ne sono andati poco fa, in più non volevo disturbare>

Parlai calmo avvicinandomi a lui e al gruppo.

Vidi la sua maglietta corta e gli posai le mani sui fianchi scoperti.

<non hai freddo così?> domandai, in un primo momento avrei fatto una scenata di gelosia ma effettivamente tirava un pochino di vento e la preoccupazione si ammalasse era di più.

<no sto bene, non preoccuparti> affermò e io annuii non convinto.

Ero pronto a sfilarmi la giaccia e a mettergliela sulle spalle al primo brivido di freddo che vedevo.

Avevano deciso jimin e il suo gruppo di fare la strada di casa insieme quindi non feci domande sentendo, senza intromettermi, i discorsi che stavano probabilmente portando avanti da prima del nostro incontro.

Io e jimin fummo i primi ad arrivare a casa e dopo aver salutato i ballerini entrammo.

I suoi genitori e parenti stavano sicuramente nelle loro stanze, sicuramente non stavano dormendo ma decidemmo comunque di non fare troppo rumore.

Andammo in camera del minore e iniziammo tutti e dire a cambiarci per la notte.

Rimanemmo a parlare per un paio d'ore credo...

Nulla di particolare, ci stavamo raccontando com'era andata la serata e degli aneddoti dei nostri compagni che l'altro non sapeva.

Mi piaceva questo rapporto così comunicativo con jimin, non l'avevo mai avuto. Mi sentivo libero di parlare di qualsiasi cosa senza essere giudicato.

Dopo un pò decidemmo che era ora di spegnere le luci quindi ci mettemmo sotto le coperte e sentii il minore stringersi a me, lo abbracciai e mi misi più comodo.

Non avevo messo la sveglia dato che il giorno dopo non avrei avuto scuola e dopo un bacio della buonanotte sulla guancia di jimin mi addormentai.


CIAOOO

Come state??
Spero tutto bene

Io sto bene se ve lo state chiedendo, in questi giorni ho ripreso a scrivere di più dato che ho un pò più di tempo libero fortunatamente.

Alcuni di voi stanno facendo gli esami quindi come stanno andando?? Fatemi sapere che intanto tengo le dita incrociate per tutti voi sperando in dei buonissimo risultati.

RICORDATEVI CHE DOVETE ESSERE VOI SODDISFATTI, IL VOTO DELL'USCITA DELL'ESAME È SOLO UN NUMERO CHE NON FA LA VOSTRA INTELLIGENZA!!

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora