Pov tae
Presi jimin in braccio dopo averlo rialzato.
<ti porto io> dissi consapevole di averlo stremato.
<grazie oppa> sussurrò jimin stringendosi a me.
Posai il mio piccolo per terra reggendolo da un braccio per non farlo cadere e aprii l'acqua della vasca così che si potesse rilassare nel mentre.
Quando la vasca si fù riempita entrai e aiutai minnie ad entrare.
Lo feci sedere a cavalcioni sopra di me in modo che non si facesse male e lui mi strinse le braccia attorno il collo.
<non farmi piu ingelosire ok?!> domandai, piu che una domanda era un'avvertimento.
<va bene> sussurrò e io gli baciai una guancia.
Si staccò da me e mi baciò sulle labbra con un pò di timore.
Effettivamente pensandoci non avevo dato la possibilità a jimin di avere più contatto fisico durante il rapporto.
Jimin si era appoggiato a me ma nonostante le mie coccole non sembrava starsi rilassando.
<che succede? Ti sento teso piccolo> parlai piano.
Non rispose subito, segno che era immenso nei suoi pensieri.
Mi salì il dubbio stesse pensando un'altra volta al mio comportamento e al non amarlo più.
<ti amo piccolo> affermai sincero e lo vidi risvegliarsi.
<davvero?> sorrise e io annuii baciandolo.
<ti amo come ogni giorno>
<anche io ti amo!> esclamò e lo sentii più rilassato.
Affermai la mia tesi... Ero stato troppo rude e per questo jimin aveva iniziato ad avere troppi pensieri errati.
Dovevo imparare a controllarmi!
Rischio di ferire non solo fisicamente il minore ma soprattutto emotivamente, mi devo regolare.
<domani r-rimani a casa con me?> domandò il minore e io mi stranii.
<perché? Cosa dovevi fare domani?> domandai.
In teoria ci sarebbe stata la scuola ma i suoi gli avevano permesso di saltarla.
<avrei delle prove di ballo extra> parlò.
<se vuoi ti accompagno in accademia> risposi e scosse la testa mettendola nell'incavo del mio collo sentendosi più sicuro.
<nooo> si lamentò <non ci andrò>
<probabilmente non riuscirò a camminare.. Figurati a danzare> parlò piano e io lo strinsi di più a me coccolandolo.
Ci lavammo e notai già come i lividi iniziavano a comparire sulla sua pelle più visibili del solito.
Cazzo non mi ero reso conto ci fossi andato così pesante e me ne resi conto anche quando guardai il resto del suo corpo.
Finimmo e portandolo in braccio arrivammo in camera sua, chiusi la porta e ci stendemmo sul letto.
<potresti portarmi... F-fa nulla vado io> disse iniziando ad alzarsi dal letto ma lo bloccai non volendo si sforzasse.
<che ti serve? Vado io> feci ovvio e vidi le siete guance tingersi di rosso.
<un antidolorifico...> sussurrò e io mi morsi il labbro inferiore per non ridere alla sua timidezza.
<vado a prenderlo> gli baciai la guancia e mi alzai.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...