Pov jimin
Eravamo tornati a casa e mamma, insieme alle zie, stavano finendo di cucinare.
Andai da loro per avvertire di essere arrivati e andai in salone.
<dai somin tranquilla possiamo finire noi> sentii dire da zia sieun mentre uscivo dalla stanza.
Non ci detti peso e arrivai sul divano.
Erano tutti seduti e io mi misi direttamente in braccio a tae.
Se devo essere sincero, mi aveva dato fastidio che quel ragazzo si era avvicinato a lui..
Mi strinsi al suo petto.
<che succede?> chiese.
<nulla> affermai girandomi di lato ed allacciargli le braccia dietro il collo.
<non mi sembra> ridacchiò lui lasciandomi un bacio leggero sul collo.
<te lo dico dopo> dissi staccandomi ed alzandomi andando di nuovo in cucina, volevo vedere se avessero bisogno di una mano.
<oh jimin sei arrivato, puoi chiamare i ragazzi che si mangiano?>
<certo zia> risposi a zia suri per poi affacviarmi dalla porta della cunina e chiamarli.
Arrivarono e poco dopo stammo tutti a tavola con i piatti davanti che mangiavamo.
<come è andata a scuola?> chiese zio noah a tae e seojun.
Il più piccolo attaccò a parlare felice mentre tae lo guardava contento, sapevo non raccontasse mai a nessuno queste cose quindi è bello che qualche volta si sfoga a parlare.
<a te tae?> chiese poi sempre zio noah.
<tutto bene penso..> rispose vago.
<delle belle notizie?> domandò papà.
<che...> ci pensò su.
<che non ti sei addormentato in classe?> chiese seojun al fratello a mò di presa in giro.
<ti massacro> sussurrò al più piccolo mentre lui gli lasciava un sorriso compiaciuto sentendo le risatine dei miei cugini.
<dai non preoccuparti> disse mamma sorridendo.
Con seojun e con tae era sempre molto dolce, non che di solito non lo sia anche con me, ma cercava sempre di non farli sentire fuori luogo.
Finimmo di mangiare sotto chiacchierate e risatine e ci mettemmo tutti sul divano.
<volete rimanere anche questa notte a casa nostra?> chiese mamma.
<prima che taehyung dica qualcosa, non disturbate affatto!> precisò invece papà.
<hyung possiamo? Tanto.. Papà...> domandò seojun abbassando dopo il tono di voce.
Il più piccolo guardò tae con occhi carichi di speranza e lui accettò.
<va bene, grazie ancora> disse tae.
<scherzi?! È un piacere stai tranquillo>
<scusate posso chiedervi una cosa?> fece zio mingi parlando con tae e seojun che annuirono.
<abitate nella parte povera appure ci andare solo a scuola?>
<andate a scuola nella parte povera?> chiese quasi sgranando gli occhi zia suri seguita da beomgyu.
<ci abitiamo anche...> rispose tae.
<davvero?> chiese ancora zia per avere converma e sua lui che il fratello annuirono.
<non c'è brutta gente li?> chiese zio noah.
<più o meno>
<so che c'è molta gente poco raccomandabile li> fece invece zia sieun.
<non stiamo parlando di un carcere> mi lamentai io.
<almeno nel carcere c'è qualcuno che tiene questa gente sotto controllo> affermò zio mingi.
<vado a prendermi un bicchiere d'acqua scusate> affermò tae alzandosi dal divano e andando in cucina.
<n-non si è offeso vero?> chiese zia suri preoccupata.
Guardai tutti i miei zii male e anche mio padre, pensavo glie l'avesse detto...
Mi alzai e seguii tae.
<taetae..> sussurrai prendendogli una mano.
Aveva appena finito di bere il suo bicchiere d'acqua e l'aveva posato dentro il lavandino.
<non te la sei-> mi bloccò.
<non mi sono offeso tranquillo> mi anticipò.
Rodacchiai e gli misi le mano sul petto tastando la loro durezza.
<ora che siamo soli mi dici cosa succede?> chiese preoccupato.
<nulla solo...> non volevo continuare la frase ma lui mi stava incitando con lo sguardo.
<quel ragazzo mi ha dato fastidio> incrociai le braccia al petto.
<sei geloso?> chiese mentre andava a bloccarmi tra il bancone della cucina e lui.
<ti si è avvicinato tanto e ci ha provato con te> misi su anche un broncio che venne subito tolto da un suo bacio.
<quello non è nulla in confronto a te ok?> chiese stringendomi dai fianchi senza avere una stretta troppo forte <non devi preoccuparti di quello sei mille volte meglio, anzi di più> finì.
Si spinse verso di me e attaccò le nostre labbra.
<questo lo faccio solo con te> affermò dopo esserci staccati.
Non riuscii a riprendere nemmeno fiato che mi ribaciò.
Spinse la lingua nella mia bocca facendola danzare con la mia ma tenendo sempre il controllo del bacio.
Mi strinsi più vicino a lui ma venimmo interrotti da una voce che ci parlava dal salone.
<siete andati andati a comprarla l'acqua?> era lo voce di zio mingi.
Anche se non ci avevano visto io mi feci rosso in viso mentre tae ridacchiò.
<no no> risposi.
Uscimmo subito dopo dalla cucina e ci rimettemmo seduti.
<ti sei ricordato di bere oppure hai pensato ad altro?> domandò sempre zio mingi con la sua solita sfacciataggine.
<si si ho bevuto> ridacchiò tae.
Rise di rimando anche zio e finimmo tutti a guardare la televisione.
La serata poi passò tranquilla, avevamo cenato e c'eravamo ritirati nelle nostre stanze.
Il giorno dopo tae e seojun dovevano andare lo stesso a scuola la mattina, mentre il pomeriggio io avrei avuto le prove di danza.
Avevano già deciso che mi venivano a prendere tutti insieme dato che ci andavamo a piedi.
Non è troppo distante da casa quindi volevano venire anche per farsi una passeggiata.
Diedi la buonanotte a tae e mi accoccolai a lui addormentandomi subito.
È UN CAPITOLO UN PÒ DI PASSAGGIO, SPERO LO STESSO VI SIA PIACIUTO E GRAZIE MILLE PER TUTTE LE LETTURE CHE STA AVENDO LA STORIA!!❤
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...