Pov tae
Erano circa le quattro quando arrivai, insieme ai ragazzi, davanti la scuola di ballo.
Avevo lasciato mio fratello da un suo amico dato che non voleva venire.
Dei cartelli indicavano la strada per il grande teatro dell'Accademia.
Sentimmo della musica ed entrammo silenziosamente.
Non vedemmo nessuno sull'enorme palco quindi non si stavano esercitando.
Probabilmente quella musica serviva come sottofondo tranquillo per tutta l'agitazione che avevano i vari ragazzi e ragazze.
Ci avvicinammo al palco e per poco non ci spaventammo tutti e sei quando l'insegnante di danza di jimin ci si parò davanti.
<siete arrivati presto!> ci salutò poi subito dopo.
Mi aveva riconosciuto sicuramente dato che andò a chiamare jimin.
Vidi appunto lui salire sul palco con in mano quelle che sembravano scarpette da ballo e con una felpa bianca.
Aveva dei pantaloni stile pantacollant neri e quella felpa che gli arrivava a metà coscia con i calzini bianchi ai piedi.
<ora muoio!> disse venendo davanti a noi.
<nemmeno mi saluti?> dissi fingendomi offeso.
Si mise seduto sul bordo del palco arrivando alla mia altezza per poi abbracciarmi.
<ciao taetae> mi baciò poi la guancia.
Dopo di che mi iniziò a squadrare il viso.
<che c'è?> chiesi ridendo.
<volevo vedere se tuo padre non ti aveva fatto veramente nulla> disse riabbracciandomi ancora.
Scese dal palco salutando poi i ragazzi che rimasero tutti sorpresi dall'affetto di jimin verso di loro.
<ciao ragazzi!> ci salutò felix.
Lo salutammo tutti con un segno del capo.
<sembri più tranquillo di jimin> affermò jin.
<lui è sempre tranquillo!> rispose jimin mettendosi seduto sul palco con le gambe a penzoloni.
<infatti non ho capito come fa! Io sto scoppiando!> esclamò jennie venendo da noi con lisa.
Ridemmo.
<andrete bene sicuramente!> esclamò hobi per dargli supporto.
<calmati!> risi vedendo jimin mordersi il labbro.
Gli presi le mani.
Gli altri stavano parlando tra di loro per questo non ci calcolavano.
<non preoccuparti... Te l'ho detto, sarai bravissimo!> sorrisi.
<lo so ma per la prima volta c'è anche mio padre.. Poi ci sei anche tu>
Iniziò a parlare a vanvera al che lo baciai.
Le ultime parole gli morirono in gola incominciandomi a baciare.
Approfondii il bacio facendo passare la mia lingua sulle sue labbra per poi introdurla nella sua bocca.
Si staccò poco dopo per mancanza di ossigeno.
<ti sei calmato?> chiesi piano guardandolo negli occhi.
Lui annuì allungando le braccia sopra le mie spalle abbracciandomi ancora, si fece più vicino a me allargando le gambe facendomi mettere tra esse.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...