Pov tae
La cena passò tranquillamente e per fortuna yongseok non mi fece più nessuna domanda.
Finita la cena ci spostammo tutti in salone come prima e mi sedetti vicino a jimin che si accoccolò a me.
Gli misi un braccio sulle spalle e gli accarezzai la spalla ed il braccio.
<cosa fate di solito?> chiese somin.
<nella giornata?> chiese seojun.
<si>
<io vado a scuola e poi esco con i miei amici o vado a casa loro> rispose.
<tu tae?>
<faccio uguale... Vado a scuola e poi il resto sto fuori> risposi.
<quindi non state mai a casa?> chiese yongseok.
<no.. Preferiamo passare la giornata fuori>
<e come mai se possiamo sapere?> chiese somin, sembrava attenta alle parole da utilizzare.. Forse jimin gli aveva detto di farlo.
Guardai un'attimo seojun e lo vidi torturarsi le mani.
<non ci piace stare a casa!> risposi quasi in modo freddo e me ne resi conto solo perché jimin mi prese la mano.
<in effetti siete giovani> ridacchiò somin <i giovani d'oggi stanno sempre in giro>
<come ve la cavate a scuola?> chiese ancora lei.
<seojun è molto bravo! È molto intelligente e gli insegnanti sono contenti!> sorrisi felice.
<l'altra volta hanno detto che è uno dei migliori> affermai.
<parli con gli insegnanti di seojun?!> domandò quasi stranito yongseok.
<si... Non voglio che i nostri genitori si scomodino troppo..> mi morsi il labbro inferiore.
Non volevo far pena a nessuno e a seojun ogni volta che facevano domande su di loro e rispondevamo sinceramente stava male.
<lavorano?> chiese.
Io annui non riuscendo a rispondere a voce.
Accareccai i capelli di mio fratello mentre tenevo stretto di più jimin.
<tu come vai a scuola?> chiesero.
<si può dire che me la cavo> dissi un pò vago.
Somin rise seguita da jimin e seojun.
<la prossima volta perché non invitate anche i vostri genitori? Così conosciamo anche loro> sorrise somin.
Pov jimin
Sapevo che tae stava mentendo dicendo che i genitori lavoravano e si vedeva stava male a parlare di loro anche se non voleva darlo a vedere.
<la prossima volta perché non invitate anche i vostri genitori? Così conosciamo anche loro> disse mamma.
Guardai tae mordersi il labbro e seojun stringere la mano di tae.
Feci segno a mamma di non dire altro sui loro genitori ma sembrò non farci caso.
<conoscendo voi sicuramente sono brave persone> sorrise mamma.
<si! È vero> rispose tae forzando un sorriso.
<volete rimanere a dormire qui?> chiesi.
<infatti domani non avete scuola e tornerete davvero tardi a casa> affermò mamma mentre papà annuiva.
<no no abbiamo disturbato tropp->
<nessun problema veramente!> disse ancora mamma.
Accettarono subito dopo.
<i vostri genitori sono d'accordo vero?> chese questa volta papà.
Anche se può non vedersi lui tiene molto alla famiglia e parenti.
Vidi tae girarsi verso seojun per poi farlo alzare.
<li chiamiamo così da avvisarli> disse annuendo.
Gli dissi di andare in camera mia mentre io rimasi sotto con i miei.
Sbuffai buttando l'aria fuori ed appoggiandomi allo schienale del divano.
<la prossima volta vi faccio i segnali di fumo!> affermai lamentandomi.
<perché?> chiesero.
<non avete capito che gli dava fastidio parlare dei loro genitori, non vi siete ricordati che vi avevo chiesto di non parlare di loro e non mi avete calcolato quando stavo cercando di farvi stare zitti!>
<non mi sembrava qualcosa da nascondere.. Poi taehyung ha risposto e non mi è sembrato troppo infastidito> disse mamma.
<che hanno i loro genitori che non va che non gli piace parlarne?> chiese papà.
<non mi sembra il caso di dirlo io.. Se non hanno voluto parlarvene loro probabilmente non vogliono farlo sapere!> affermai.
<e tutto ok minnie.. Potevi anche dirglielo> disse taehyung tornando in salone da solo.
<seojun?> chiesi mentre lui si risedeva affianco a me.
<sta un'attimo in bagno...> disse.
<sta bene?> chiesi ancora.
<sta... L'ho fatto calmare> parlò piano.
<tu stai bene?> domandò mamma.
<certo! Perché non dovrei?> chiese.
Gli presi la mano e lui me la stringe forte, forse per cercare un supporto.
<vuoi dircelo tu quello che->
<mamma!> esclamai.
Gli avevo appena detto di non fare domande sull'argomento e lei lo ha appena fatto.
<tranquillo minnie.. Mi da più fastidio parlarne quando c'è seojun> disse come a tranquillizzarmi.
<non ti forziamo ma forse possiamo aiutarti in qualcosa.. Non so>
<non ce nulla in cui potete aiutarci... Ormai ci viviamo> disse tae <più io che seojun ma fa più male a lui che ha me>
<nostro padre è un pessimo modello per seojun per questo fin da quando era piccolo lo portavo in giro per non farlo rimanere a casa> iniziò a dire.
<fin da quando ne ho memoria ha sempre bevuto, fumato ed era violento... Manesco, molto manesco>
<facevo chiudere seojun in camera per non fargli vedere le bottiglie di alcool finite> disse facendo un sorriso quasi ironico nel suo stesso racconto.
<e vostra madre?> chiese papà.
<seojun non ha troppi ricordi di lei> iniziai ad accarezzargli la mano.
<è morta?> azzardò a chiedere papà.
Tae annuì solamente.
<hai parlato solo di seojun... Tu invece? Perché non ci parli di te?> chiese mamma calma e guardando tae con sguardo preoccupato.
Sentii la presa di tae rafforzare a quelle parole... Non ostante dicesse che da più fastidio al fratello si vede che cerca sempre di mascherare il suo lato pieno di dolore.
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GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦
FanfictionPark jimin, ballerino di danza classica in una prestigiosa e ricca accademia. Kim taehyung, skaters a capo di una delle bande più conosciute per la loro attitudine alla violenza. questa storia contiene: •linguaggio scurile •violenza verbale e fisic...