CAPITOLO 62

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Pov jimin

Avevamo passato il pomeriggio insieme.

I ragazzi spesso ci avevano preso in giro con battutine ma nulla di che... Erano stati carini anche loro.

Mi aveva riempito di baci e continuava a chiedermi se non mi sentissi in imbarazzo a stare con loro.

Sa che potevo non sentirmi a mio agio con i ragazzi e le bande dato che non ero abituato ma non ci avevo fatto troppo caso dato che comunque stavo con lui.

<vuoi che ti accompagno a casa? Somin sarà preoccupata> chiese.

<non voglio tornare a casa...> sussurrai.

<tuo padre si potrebbe arrabbiare se scopre che sei con me> affermò <sopratutto poi se sei andato via e non hai detto nulla>

<lo so.. Però non mi interessa oggi voglio stare con te> arrossii di poco accoccolandomi addosso a lui.

<che cucciolo> sorrise.

Poco dopo io e tae ci alzammo e avvertimmo tutti che saremmo andati via.

Sarei andato con lui anche ora, non avevo nessun interesse di tornare o avvertire a casa anche se mi dispiaceva per mamma se si preoccupava...

Andammo verso la parte povera e iniziai a stringere la mano di tae per sentirmi più al sicuro.

<è una brutta zona dove abito io quindi non dare retta a nessuno e stammi vicino> mi informò.

Mi strinsi di più a lui guardandomi intorno.

Pov yongseok

Ero tornato a casa e avevo salutato somin.

<jimin?> chiesi a lei.

<è rimasto in camera tutto il tempo... Non l'ho visto> affermò.

<lo vado a chiamare così sta con noi> dissi per poi salire le scale fronteggiando la porta di jimin.

Bussai ma non ricevetti risposta.

<jimin puoi scendere di sotto con noi?!> chiesi per poi bussare ancora.

Anche questa volta nulla... Stavo iniziando ad innervisirmi.

Aprii la porta e vidi la camera vuota.

Andai di corsa in bagno per vedere se stava li, magari si stava facendo una doccia ma non c'era.

Scesi le scale frettolosamente iniziando a preoccuparmi.

<che succede? Sei agitato> mi domandò somin.

<jimin non c'è!> affermai.

<come non c'è?!> si impanicò.

<non c'è!> ripetei <è possibile che sei stata a casa tutto il tempo e non ti sei accorta che jimin se né andato?!> quasi non mi misi ad urlare contro somin.

<non mi ha detto nulla che sarebbe uscito poi non ho sentito niente e nemmeno le domeniche!> rispose.

Sbuffai.

<ok questo discorso lo facciamo dopo ora dobbiamo trovare jimin!> affermò somin. Accordai.

Provai a chiamarlo...

<come pensi di chiamarlo dato che gli hai sequestrato il telefono?!> chiese lei.

<allora dimmi dove pensi che sarà?!> chiesi alterato.

<secondo te dove potrebbe essere se non da taehyung?!> rispose.

Quasi ringhiai a quel nome.

Mi precipitai in macchina e guidai fino alla parte povera.

Arrivato all'inizio della zona povera scesi e continuai a piedi pensando di essere meno riconoscibile.

<che ci fa un riccone snob da queste parti?> mi ritrovai circondato da sette ragazzi.

<sto cercando mio figlio!> risposi serio <è andato con uno come voi>

<ma chi ti credi di essere? Vieni qui nella nostra zona e ci insulti pure?> mi spinsero contro il muro tirandomi un pugno inaspettato.

In realtà dovevo immaginarmelo sarebbe finita così..

Pov tae

Eravamo quasi arrivati verso casa mia quando jimin mi fece notare una figura che sembrava altezzosa venir circondato.

<s-sembra... Sembra mio padre> disse jimin.

Ci avvicinammo dato che eravamo troppo lontani anche per sentire cosa dicevano.

<ma chi ti credi di essere? Vieni qui nella nostra zona e ci insulti pure?> disse uno dei ragazzi che avevano circondato il padre di jimin dandogli un pugno.

Avevo riconosciuto la banda... I devil.

Sentii la stretta di jimin diminuire per poi aumentare come per farsi forza.

<sono quasi tentato nel lasciarlo nelle loro mani ma fortunatamente per lui i devil mi stanno sul cazzo!> parlai più a me stesso che a jimin.

<quando è diventata zona vostra? Sai me lo sarò perso> dissi avvicinandomi tenendo jimin dietro di me.

<V!> affermarono fecendo qualche passo indietro.

<sloggiate forza!> esclamai facendo segno ai sette di andare via.

Vidi l'uomo lanciarmi uno sguardo quasi a ringraziarmi ma ri rivolse subito al figlio.

<jimin!> disse arrabbiato.

<non ne voglio parlare qui quindi adesso andiamo a casa> prese jimin per il braccio e lo trascino con se.

<aspetta> li fermai.

Mi tolsi il giacchetto e mi avvicinai a loro.

<met->

<non lo vogliamo il tuo giacchetto!> disse l'adulto interrompendomi strattonando di nuovo jimin.

<non sto parlando con te!> dissi a brutto muso come aveva fatto lui.

<non mi interesse quello che vuoi tu ma è una brutta zona questa e non voglio che jimin si faccia male!> affermai dando il giacchetto a jimin.

<mettilo e se qualcuno vi da fastidio anche con questo fai il mio nome> continuai preoccupato.

Sarei stato più tranquillo se li avessi accompagnati io ma ovviamente il padre è una testa di cazzo!

Jimin si mise il giacchetto sorridendomi rassicurante per poi venir ripreso di forsa dal padre.

<cazzo adesso lo meno io!> mi ritrovai a pensare vedendo jimin che tentata di farsi lasciare il braccio mentre si stringeva nel mio giacchetto...

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO ¦vmin¦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora